World Series, Kansas City vince i primi due episodi

In quelle che alla vigilia apparivano come le World Series più incerte delle ultime stagioni, i Kansas City Royals hanno messo una prima ipoteca sulla vittoria del titolo aggiudicandosi i primi due episodi casalinghi della serie e portandosi così sul 2-0. Ma sono state due partite completamente differenti. Tanto emozionante, drammatica (anche per risvolti non sportivi purtroppo), addirittura epica gara-1, chiusa sul 5-4 al 14° inning, la partita d’apertura più lunga della storia delle World Series, piuttosto scontata e a senso unico il secondo match, concluso su un netto 7-1.

A scuotere l’inizio di gara-1 è una tragica notizia, la morte del padre di Edinson Volquez, il partente di Kansas, avvenuta in Repubblica Dominicana poche ore prima del match. Il pitcher però è regolarmente sul monte e tuttora non è chiaro se abbia iniziato a lanciare sapendo o meno la tragica notizia, le fonti della squadra su questo non concordano. In ogni caso il 32enne caraibico è sul monte e lancia un primo inning perfetto, non dando chances all’attacco newyorkese. Kansas invece sblocca subito il punteggio al primo lancio, Escobar batte un raro home-run interno e sblocca così il punteggio. Fino al quarto inning non accade altro, poi una valida di d’Arnaud consente a Murphy di correre a casa e New York così pareggia il conto per poi mettere la freccia nel turno d’attacco successivo grazie al fuoricampo di Granderson e poi allunga sul 3-1 al sesto quando la volata di sacrificio di Conforto permette a Céspedes di marcare il punto. Kansas però ci mette un attimo a reagire nella parte bassa dello stesso inning perviene al pareggio, prima con Zobrist che sfrutta la volata di sacrificio di Hosmer e poi con Cain che ruba la seconda base e quindi riesce a correre fino a casa con la sua velocità sul singolo di Moustakas. I Mets però tornano avanti nella parte alta dell’ottavo, grazie a un errore di Hosmer in prima base, che consente a Flores di siglare una valida ma soprattutto a Lagares il punto del 4-3. Per gli ospiti l’impresa sembra a un passo, tanto più che riescono a salvarsi nonostante la presenza di Zobrist in terza  nella parte bassa del parziale, ma quando la vittoria sembra a un passo, dopo l’eliminazione di Perez nella parte bassa del nono, Gordon spara l’homerun che scrive il 4-4. Si va quindi agli extra inning. Decimo e undicesimo passano veloci, poi i Mets iniziano a barcollare. Kansas riempie le basi nel dodicesimo ma New York si salva, poi lo fa di nuovo nel quattordicesimo e a questo punto basta una volata di sacrificio di Hosmer per permettere a Escobar di segnare il punto del 5-4 e far partire la festa.

Molto meno pathos in gara-2. Merito di una prestazione memorabile di Johnny Cueto, che sul monte offre la miglior performance di un lanciatore dell’American League alle World Series negli ultimi 24 anni (Jack Morris in Minnesota – Atlanta nel 1991), concedendo due sole valide in tutto il match. La prima era quella che aveva portato addirittura in vantaggio i Mets, parte alta del quarto inning, con Murphy che aveva segnato sul singolo di Duda, sbloccando il risultato alla prima occasione utile dell’intero match. Kansas non si è però scomposta e ha ribaltato la situazione al quinto, mettendo a segno addirittura punti in un parziale caratterizzato da ben 5 valide che hanno crivellato un deGrom che fin lì era stato perfetto. Gordon, Rios, Escobar e Hosmer così riescono a raggiungere casa-base e a dare un indirizzo ben preciso al match. I Mets non riusciranno più a riprendersi, frustrati da un Cueto che disputerà tutti nove gli inning concedendo solo un singolo a Orlando nell’ottavo, e anzi proprio nella parte bassa della penultima frazione arriverà la bufera, con i Royals che sfruttano le quattro valide concesse da Niese per segnare altri tre punti con Moustakas, Perez e Gordon. Partita finita e 2-0 nella serie.

Kansas City così si mette in buona posizione per puntare a riportare a casa quel titolo che manca dal 1985 e per evitare un doloroso back-to-back di sconfitte alle World Series. Adesso però la serie si sposta a New York, dove si giocherà con le regole della National League, senza battitore designato quindi, e molte cose potrebbero cambiare. Di sicuro dopo 30 anni la corona non è mai stata così vicina per i Royals.

Nella foto: Cueto sul monte (foto da kansascity.com)