Wierer, la perfezione: sua l’individuale di Ruhpolding

Che sarebbe diventata la sua gara, viste le caratteristiche, era abbastanza fuor di dubbio. L’incognita era quando ciò sarebbe successo, visto che fino alla fine del 2014/15 Dorothea Wierer aveva un rapporto non bellissimo con questa prova. L’individuale, d’altronde, con la sua lunghezza e la sua severità nel sanzionare gli errori al poligono, è un format che non si concede facilmente se non dopo un lungo corteggiamento e che prima di arrivare all’amore richiede quasi necessariamente un periodo antitetico di odio.

Dopo essersi sbloccata a Östersund nella gara che ha aperto la stagione, almeno nelle prove individuali, l’altoatesina però pare non volersi più fermare e oggi a Ruhpolding, nella seconda 15 km della Coppa 2015/16, non solo ha vinto, ma ha offerto un vero e proprio capolavoro. Parlano da soli i distacchi inflitti alle avversarie. La chiave ovviamente è stato il poligono, non solo e non tanto per lo 0 centrato (comunque hanno centrato lo shoot-out solo in 5, pur in una gara in cui praticamente tutte hanno sparato con ottime percentuali, come storicamente capita sul tracciato bavarese peraltro, basta dire che dopo la prima serie a terra erano in 50 senza errori) quanto per l’impressionante velocità di esecuzione, fondamentale nel quale, ad eccezione se vogliamo dell’austriaca Hauser (che però ci ha messo 3 errori), nessuna è riuscita nemmeno ad avvicinarsi ai tempi di Dorothea, che ha rilasciato i 20 colpi in 90 secondi complessivi, 4,5 di media, e per fortuna che nell’individuale di solito si tende a rallentare il gesto visto il peso di un eventuale errore. Anche sugli sci Dorothea si è difesa, nonostante il malanno accusato durante la sosta natalizia la condizione è rimasta abbastanza buona. Per Wierer è la seconda vittoria individuale in carriera, l’ottavo podio in Coppa del Mondo, dato che la mette al secondo posto all-time tra le italiane dietro solo ai quindici di Nathalie Santer.

Ben 54”8 il distacco della seconda classificata, Kaisa Makarainen, che è riuscita a commettere un solo errore, nella prima sessione a terra, risultando ancora una volta infallibile in piedi, così come accaduto nell’inseguimento di settimana scorsa, e questa è una controtendenza statistica rispetto alla carriera della finlandese senz’altro da sottolineare. Sugli sci la due volte vincitrice della sfera di cristallo ancora non è al top delle sue possibilità e si è visto anche oggi, nonostante il secondo tempo complessivo nel fondo (a 20” da Dorin), la miglior Makarainen con 1 solo errore in una 15 km in generale dovrebbe arrivare prima o poco distante dalla vittoria. La vera differenza l’hanno fatta come dicevamo i tempi di esecuzione: la scandinava rispetto a Wierer ha impiegato 48 secondi in più per sparare! Come dire che con la rapidità Dorothea si è praticamente guadagnata una penalità di vantaggio.

Terza piazza per Soukalova, molto preziosa in funzione classifica generale per la leader di Coppa, anche lei autrice di un errore nella seconda serie. Ma per la ceca anche lo 0 non sarebbe servito per vincere, visto il distacco di 1’09”8. Meno di un secondo il distacco per Franziska Hildebrand e dunque Germania che dopo l’en-plein della settimana scorsa stavolta resta ai piedi del podio. Per la vincitrice della sprint della tappa precedente, disputata sulle stesse nevi, un errore come per Soukalova e un tempo migliore sugli sci, ma tempi decisamente troppo lenti al poligono.

In quinta posizione un gradito ritorno, quello della vice-campionessa olimpica Selina Gasparin. La ticinese, perfetta al tiro, al rientro dopo la gravidanza, ha arpionato la quinta posizione. Ancora il passo non è quello dei bei tempi, ma le percentuali le hanno consentito di ottenere un’ottima prestazione, subito davanti a Marie Dorin, che invece ha avuto il problema opposto. Miglior tempo sugli sci come quasi sempre quest’anno, ma due errori al poligono che sono costati alla transalpina, in una gara con così pochi errori, il sesto posto. Settima piazza per la slovacca Fialkova (1), subito davanti a Federica Sanfilippo ottava. Per l’altoatesina un’altra gara di alto livello, molto bene sugli sci (nono tempo assoluto), peccato davvero per l’errore al quarto poligono. Senza quel minuto di penalità, avrebbe chiuso seconda. Ma rimane comunque una splendida prestazione, che le ha consentito di chiudere, per 4 decimi, davanti alla grande protagonista di queste ultime settimane, ossia Laura Dahlmeier, oggi frenata dai 2 errori commessi al poligono. Decima la prima delle russa, Olga Podchufarova, che ha trovato lo 0 al tiro, ma ha avuto un passo nel fondo davvero troppo lento. In casa Italia, a punti anche Alexia Runggaldier, 35^ a 4’04”7, con il 95% al tiro, mentre Karin Oberhofer ha commesso qualche errore di troppo (4) ed è giunta 48^, poco davanti a Lisa Vittozzi, 52^ con 3 penalità. Karin comunque, come ovviamente Wierer e anche Sanfilippo, sarà protagonista della mass start di sabato.

Per Wierer la vittoria significa anche una seria ipoteca sulla coppa di specialità. L’italiana, infatti, quando manca solo la gara da disputare durante i mondiali di Oslo, ha un vantaggio di 32 punti su Dorin. In Norvegia basterà quindi un 13° posto per portare a casa il trofeo. L’individuale è sempre una prova insidiosa e a rischio, però, visto quanto fatto nelle prime due 15 km pare davvero un risultato alla portata. E sarebbe già un traguardo storico.

Nella foto: l’arrivo vincente di Dorothea Wierer (Copyright: IBU/Ernst Wukits)