Eurolega, un’ottima Schio beffata a Praga

Perdere di 1 punto dopo aver guidato nel punteggio per 39 minuti e 55 secondi sarebbe già di per sé beffardo in ogni contesto, figuriamoci poi se questo accade sul campo di una delle formazioni più forti d’Europa. Schio a Praga è arrivata a un millimetro dall’impresa, nonostante si sia presentata nella capitale ceca priva di Yacoubou e di Gatti, conducendo nel punteggio praticamente per tutto il match, spesso anche in doppia cifra di vantaggio e ancora quando mancavano 43” alla fine il Famila era avanti di 4. Non sono bastate dunque le ottime prestazioni di Miyem, Zandalasini (15 a testa) e Macchi (14). Straripante per l’Usk la prova di Petrovic (23), decisiva anche Hanusova con 11 punti di cui 8 pesantissimi negli ultimi minuti.

L’inizio è subito di marca scledense, un 5-0 firmato da Martinez e Ress che diventa 14-6 con la tripla di Macchi e il canestro di Anderson. Praga prova a riavvicinarsi con i canestri di Petrovic e Dupree, ma Schio ribatte colpo su colpo e così i primi 10 minuti si chiudono sul 14-20.

In avvio di seconda frazione, le ospiti toccano per la prima volta la doppia cifra di vantaggio con i due punti di Miyem (14-24 all’11’): La lunga francese mette a segno 5 punti di fila, poi Zandalasini ne infila 4 e così la marcatura di Sottana vale il +13. Praga allora si aggrappa al talento straordinario di Petrovic che, dopo una tripla di Palau, si scatena siglando 8 punti in 3 possessi e riportando così a contatto le padrone di casa (33-35 al 17′). Una tripla di Masciadri interrompe il break ceco e così Schio, nonostante Petrovic continui ad essere inarrestabile, conclude avanti 37-42 il primo tempo.

Nel terzo periodo sale in cattedra la difesa di Schio. Dopo il canestro di Xargay al 57simo secondo di gioco, infatti Praga resta all’asciutto in attacco per più di 4 minuti, e così il Famila cavalcando un parziale di 9-0 siglato interamente da Zandalasini e Ress dà uno scossone al match. Praga però si riavvicina fino al -6, con un controparziale firmato dalla solita Petrovic e da Hanusova che viene interrotto dal canestro di Macchi, che poi dà vita a un botta e risposta con Vaughn che scrive il 51-57 con cui si entra nell’ultima frazione di gioco.

Praga in avvio di ripresa prova a mettere sotto pressione Schio con il gioco da 3 punti di Vaughn e la tripla di Vyoralova, ma il Famila può contare su una Miyem scatenata che ogni volta risponde alle ceche (6 punti nei primi 150 secondi del quarto). Con Bestagno e un libero di Macchi conseguente al tecnico per proteste di Vyoralova a seguito di un fallo sanzionatole in attacco il Famila torna a +9 a 6′ dalla fine. È sempre Petrovic però a trascinare Praga. Altri 5 punti di fila dell’ala serba riaprono i giochi. Bestagno, con un ottimo impatto in questo finale di partita, trova un importante gioco da 3 punti, ma Hanusova, autrice del fallo sulla lunga ligure, si fa perdonare infilando la tripla che mantiene a -4 l’Usk. La palla inizia a pesare, per un minuto e mezzo non si segna più, interrompe il digiuno l’1/2 di Xargay in lunetta e poi la seconda tripla di Hanusova vale il 69-69, prima parità dallo 0-0. Schio non si arrende, la partita diventa una battaglia, il Famila difende bene, guadagna una serie di viaggi in lunetta e con il 2/4 di Zandalasini e il 2/2 di Anderson si riporta sul 69-73 con 2 minuti da giocare. L’asse spagnolo di Praga è però ben presente, Palau pesca Xargay che dal mezzo angolo sinistro infila la tripla che porta di nuovo a -1 le padrone di casa. Schio perde palla in attacco con la violazione di passi sanzionata a Ress e così le campionesse di Repubblica Ceca hanno la palla del primo vantaggio nel match, che sfruttano alla perfezione con il piazzato di Hanusova. Mancano 5 secondi, Schio prova a organizzare l’ultima risposta, ma la tripla di Anderson sulla sirena non va e così è Praga a festeggiare.

In una partita in cui il tabellino statistico è in completo equilibrio, la voce che ha fatto la differenza è il 44% al tiro da 3 delle padrone di casa, contro il 22% delle ospiti. Ma soprattutto il fattore decisivo è stata la maggior esperienza nel finale di Praga, che ha saputo eseguire al meglio quando il pallone scottava, mentre per Schio non sono arrivati canestri dal campo negli ultimi 4’10”. Anche negli altri due incroci contro big europee di quest’anno, Fenerbahçe e Kursk, si era vista una partita simile, con le arancio-nere capaci di tenere testa e per lunghi tratti di giocare meglio delle avversarie e poi beffate nel testa a testa negli ultimi possessi. Sanguinoso da questo punto di vista è stato però il ko con Montpellier, arrivato dopo aver largamente condotto su una squadra senza dubbio alla portata di Schio: al termine del girone d’andata proprio quel risultato fa la differenza per mettere le transalpine davanti alle venete nella corsa all’ultimo posto per i quarti di finale. Ma ci sono adesso 7 partite del girone di ritorno per conquistare quel piazzamento che Schio ha fin qui ampiamente dimostrato di meritare.

Praga: Vaughn 11, Dupree 6, Petrovic 23, Elhotova ne, Hanusova 11, Burgrova 2, Palau 3, Xargay 11, Vyoralova 3, Mainclova ne, Vorackova ne, Steinberga 4.

Schio: Martinez 6, Bestagno 5, Miyem 15, Tagliamento ne, Anderson 6, Masciadri 3, Zandalasini 15, Sottana 2, Ress 7, Macchi 14.

(foto da fiba.com)5