Omloop Het Nieuwsblad, i commenti delle squadre

Team Sunweb: vittoria all’Omloop Het Nieuwsblad

Lucinda Brand (Ned) del Team Sunweb ha concluso un’impressionante prova di tattica di squadra e cooperazione nella prima classica femminile della stagione all’Omloop Het Nieuwsblad nelle Fiandre, centrando la vittoria davanti alla compagna di squadra Ellen van Dijk (Ned) che ha chiuso quarta.

Nella sua prima uscita con il Team Sunweb, Brand si è mossa sul Molenberg, quando è avvenuta la selezione definitiva, e assieme alla compagna di squadra van Dijk che era già davanti nella fuga di giornata, si è trovata in posizione perfetta per lanciare il suo attacco nelle fasi finali di corsa per centrare un’impressionante vittoria in solitaria.

Dopo la sua vittoria, Brand ha dichiarato “È stata una giornata davvero bella. Il team è stato grande e mi ha supportato veramente bene tenendomi al riparto dal vento. Le compagne mi hanno tenuto in un’ottima posizione ed eravamo in una situazione perfetta con Ellen davanti e un buon supporto dietro. Mi hanno aiutato a restare in buona posizione prima del pavé e dei muri, così non ho dovuto sprecare energie ed è stato fantastico”.

“Ho iniziato il Molenberg in prima posizione e quando sono iniziati gli attacchi siamo rimasti un gruppo ristretto. Il vantaggio di Ellen davanti era ancora buono, cosa che era perfetta per me, poi quando abbiamo affrontato i tratti in pavé, il distacco è diminuito. Quindi siamo rimaste in sei, con alcune ottime velociste, quindi volevo anticipare. Quando mancano circa 10 km all’arrivo abbiamo iniziato ad attaccare. Il mio attacco definitivo è arrivato a circa 5 km dalla conclusione – è stata veramente dura ma Ellen ha fatto un gran lavoro reagendo a tutti gli attacchi”.

Il coach del Team Sunweb Hans Timmermans ha dichiarato: “È stata una grande vittoria di Lucinda e per tutto il team. È davvero una bella sensazione. Il piano era di avere Lucinda come leader, con Ellen Van Dijk e Leah Kirchmann ad inserirsi nelle fughe a partire dal Paterberg. Ha funzionato alla perfezione perché Ellen è entrata in un attacco a due che è durato a lungo”.

“Poi Lucinda dopo il Molenberg era nel gruppo inseguitore, proprio nel punto in cui ci aspettavamo sarebbe esplosa la corsa. Quando era all’inseguimento non ha dovuto lavorare con Ellen, mentre Van Dijk ha potuto aspettare il suo rientro. Tutte e due hanno gareggiato molto bene nel finale e sono sempre state in controllo. Anche il resto della squadra ha fatto una corsa di valore. Il loro posizionamento è sempre stato buono e il lavoro di squadra è stato fantastico, quindi possiamo essere davvero felici nel complesso”.

Team VéloCONCEPT: Christina Siggaard davanti all’Omloop Het Nieuwsblad

L’Omloop Het Nieuwsblad ha regalato 124 km di classica corsa belga, con muri e tratti in pavé. Il Team VéloCONCEPT alla partenza puntava a centrare un piazzamento tra le prime 20 e con Christina Siggaard che è arrivata 19^ ha centrato l’obiettivo.

Il Team Manager Bo Handberg Madsen era molto soddisfatto delle sue atlete.

“Sono molto impressionato dalle ragazze. Hanno corso da sogno oggi. Hanno fatto tutto quello che era pianificato ed erano nella posizione corretta al momento giusto. Chris era sola nel finale, ma ha corso in maniera molto intelligente, restando fuori dai ventagli. Ha trovato gli spazi giusti e ha fatto un’eccellente volata” dichiara Bo Handberg Madsen.

Il momento decisivo dell’Omloop Het Nieuwsblad è arrivato sui muri e sui tratti in pavé, dove alcuni attacchi decisi qualche caduta sono stati determinanti. E la prima della stagione è stata molto nervosa, dice Christina Siggaard.

“All’inizio è stata una corsa molto nervosa. Non ci sono state molte cadute, ma è stato difficile restare unite” dice Christina Siggaard. Ha dovuto lottare per ritornare davanti dopo che una ciclista le era caduta proprio davanti.

“Ho dovuto affrontare dalla coda del gruppo la Côte de Trieu, quando c’è stata una caduta proprio davanti a me, ma sono riuscita a superarla. Ho semplicemente continuato a pedalare e ho speso molto in cima al muro e ai piedi del Paterberg sono riuscita a tornare davanti.

Ma davanti sei atlete erano riuscite a fare la differenza, e tra queste Lucinda Brand è stata la più forte. È andata via da sola e ha centrato la vittoria. Christina Siggaard era nel secondo gruppo inseguitore e ha fatto un buono sprint, anche se ha perso qualche posizione nell’ultima curva.

“È stato un gran risultato per me. Quando senti che le gambe sono buone, vuoi sempre di più, ma senza dubbio sarei stata felice con questo piazzamento prima della corsa” dichiara.

Wiggle High5: Elisa Longo Borghini quinta dopo un Het Nieuwsblad tutto all’attacco

Elisa Longo Borghini della Wiggle High5 Pro Cycling ha chiuso al quinto posto l’Omloop Het Nieuwsblad, l’evento di apertura della stagione belga su strada, dopo essere stata in fuga in un attacco a due fin da metà corsa. La campionessa italiana a cronometro è scattata sulla ripida salita in pavé del Paterberg, assieme alla neerlandese Ellen Van Dijk (Sunweb) e le due sono rimaste davanti fino a che non sono state riprese da un gruppo di cinque atlete ad appena 20 km dall’arrivo.

La compagna di Van Dijk Lucinda Brand è riuscita a scappare dal gruppo per centrare la vittoria, con Chantal Blaak (Boels-Dolmans) e Annemiek van Vleuten (Orica-Scott) che hanno sprintato per la seconda e terza posizione dietro di lei”.

“Per me è stata un gran giornata oggi” dichiara Longo Borghini all’arrivo. “Sono sempre stata sola con van Dijk dopo il Paterberg. Ho provato a staccarla sul Molenberg – e c’ero riuscita – ma è rientrata in pianura. Ho provato ancora sul Paddestraat, ma era forte. È una specialista di queste corse e per me l’arrivo è troppo pianeggiante qui”.

Mentre erano sole al comando, con il loro vantaggio superiore al minuto, Longo Borghini ha ripetutamente provato a staccare la rivale neerlandese. Il finale pianeggiante ha fatto sì che non solo l’italiana non sia riuscita a restare da sola, ma anche che le inseguitrici siano potute rientrare.

Nonostante abbia mancato il podio della gara, tuttavia la buona condizione mostrata da Longo Borghini sul pavé e sui muri delle Fiandre è un buon auspici per la dura primavera che sta arrivando.

“Ci sono stati molti attacchi; la Sunweb aveva due atlete, e potevano gestire la situazione” ha spiegato Longo Borghini. “Ho provato quello che ho potuto, ho provato un attacco, ma alla fine devo ammettere che ero abbastanza stanca. È la mia prima corsa dell’anno e non potevo davvero aspettarmi di andare così bene”.

“Dunque sono felice del mio risultato, anche se non abbiamo ottenuto quello che volevamo raggiungere oggi, ossia la vittoria”

“Spero di essere in forma per aprile”.

Mentre Longo Borghini era nel gruppo di testa, le sue compagne di squadra della Wiggle High5 erano nel gruppo principale alle sue spalle. L’ex campionessa belga, e nativa di Gand, Jolien D’Hoore ha vinto lo sprint per la settima piazza nel drappello che ha tagliato il traguardo 1’47” dopo la vincitrice.

 

Canyon//Sram Racing: le dichiarazioni delle atlete

Elena Cecchini è stata l’atleta della Canyon Sram meglio piazzata nell’apertura delle classiche di primavera con il suo 13° posto all’Omloop Het Nieuwsblad di Gant, Belgio. La gara duramente combattuta ha assunto la sua fisionomia nella sezione centrale e dopo la celebre salita del Paterberg, Elisa Longo Borghini ed Ellen van Dijk sono andate in fuga. Le due sono state raggiunte da un gruppo ristretto e Lucinda Brand ha lanciato un attacco nei chilometri finali per centrare la vittoria.

Trixi Worrack è stata coinvolta in una caduta nelle fasi iniziali, ma l’atleta tedesca ha proseguito la gara senza riportare infortuni gravi. Ecco le dichiarazioni delle atlete dopo la corsa.

Elena Cecchini: “Di 16 atlete alla fine ne aveva 3 e due di noi non erano molto attese. Non puoi mai usare il “se” nel ciclismo, ma in questo caso so che se tutto fosse andato per il verso giusto avremmo avuto altre due o tre atlete davanti e questo avrebbe cambiato la dinamica di gara.

Quest’anno ho avuto una preparazione migliore per la stagione su strada rispetto alla passata stagione, ma ho sofferto più in pianura e sul pavé di quanto abbia fatto in salita, e questo probabilmente è la differenza per non aver fatto pista in inverno. Ma mi piace la mia condizione e penso che la cosa che più mi manca è il ritmo gara. Devo anche migliorare il posizionamento. Ho perso la posizione nel momento decisivo e questo è deludente”.

Alena Amialiusik: “Quella sensazione di bruciore nei polmoni dopo una corsa, ora la ricordo perfettamente! Mi è davvero mancato gareggiare durante l’inverno e non vedevo l’ora di riprendere.

Sono felice di aver potuto aiutare le altre, più di quanto pensavo che avrei potuto fare. La mia frattura al polso in gennaio mi aveva fatto pensare che forse la mia condizione non sarebbe stata buona nella prima corsa della stagione, ma complessivamente sono contenta di come è andata la mia gara”.

Trixi Worrack: “Sono andata a terra per una caduta proprio mentre iniziava l’azione. Mi sono sentita bene oggi, soprattutto sul pavé. Sono ok dopo la caduta, non c’è niente che possa impedirmi di allenarmi o correre. Sono stata sfortunata per dove è avvenuta la caduta perché non ho più avuto la possibilità di rientrare. C’è voluto troppo tempo per rialzarmi e mettere a posto la catena prima di ripartire. Penso che in qualche modo sia stato un bene che sia caduta. Dopo la mia terribile caduta dello scorso anno è stata la mia prima caduta. Quindi in un certo senso sono sollevata di averne avuta una piccola adesso”.

Lisa Brennauer: “Abbiamo avuto un promemoria di quanto siano dure le classiche di primavera in questa parte della stagione. Come squadra siamo state un po’ sfortunate con le cadute. Penso che sia stata una buona gara d’esordio in Belgio per noi e aspetto di vedere quello che possiamo fare assieme”.

Tiffany Cromwell: “Prima e dopo la Côte de Triue è andata bene, Trixi stava controllando tutto e dovunque. Poi sono arrivata sul Paterberg in quinta ruota e da lì sono successe una serie di cose. Ho cercato la scanalatura nella prima parte ma era diventata fangosa, quindi ne sono uscita, poi sono stata toccata, ho rischiato di cadere, sono scivolata indietro e prima di rendermene conto sono arrivata in cima praticamente in cinquantesima posizione. Sono stata vicina a rientrare nel gruppo di testa diverse volte ma purtroppo non sono riuscita a chiudere il gap e nessun’altra nel mio gruppetto voleva aiutarmi.

È sempre interessante vedere le altre in questo momento, chi è in condizione e chi non ancora. Non abbiamo visto un solo team dominare. Sembra tutto pronto per un’interessante primavera. Come squadra sicuramente possiamo fare di più assieme”.

Alexis Ryan: “Mi sono sentita bene e e avevo buone gambe, ma questo è l’unico aspetto positivo che posso portare a casa dall corsa di oggi. Sono rimasta coinvolta in una caduta con Trixi nella Côte de Trieu, uno dei punti più critici del percorso e il peggiore per avere sfortuuna. Dopo questo, ci sono state alcune volte in cui ero appena a duecento metri dal gruppo principale, ma non sono riuscita a rientrare. Ovviamente non sono nella miglior condizione, perché altrimenti sarei riuscita a chiudere quel gap”.

(traduzioni da comunicati stampa)
(foto da comunicato Wiggle High5)