Fiamingo trionfa nel Grand Prix di Budapest, Italsciabola femminile sul podio a Yangzhou

Giornata di grandi risultati per la scherma azzurra. Nel Grand Prix di spada di Budapest, Rossella Fiamingo ha conquistato una splendida vittoria tornando così a imporsi nel massimo circuito quasi cinque anni dopo l’unica precedente vittoria in Coppa del Mondo arrivata a Rio de Janeiro nel maggio 2012, successi cui vanno aggiunti altri cinque podi, ma soprattutto ovviamente i due titoli iridati consecutivi e l’argento olimpico di Rio.

La 25enne mancina siciliana ha iniziato il suo cammino dal tabellone principale in qualità di testa di serie, ma non è salita in pedana neppure nel primo turno, nel quale era previsto subito un derby con Roberta Marzani, a causa del forfait cui è stata costretta l’atleta bergamasca per un infortunio alla caviglia. Il suo percorso è così iniziato nei sedicesimi contro l’israeliana Tal ed è stato il primo atto di una recita pressoché perfetta, che ha visto Fiamingo esprimersi ai suoi migliori livelli. Basti dire che nessuna avversaria è riuscita a superare quota 10 stoccate messe a segno.

Tal si è arresa 15-6 senza trovare contromisure. Anche il primo ostacolo importante, la transalpina Rembi, medaglia d’argento nell’ultima tappa di Coppa a Legnano (e che in carriera aveva vinto 5 volte su 6 confronti con Rossella) ha ceduto il passo per 10-6, mentre nei quarti il replay della semifinale olimpica ha visto la cinese Sun arrendersi per 15-9.

In semifinale Fiamingo ha sconfitto la giapponese Ayaka Shimookawa, 28enne che fin qui aveva centrato come migliori risultati due bronzi ai campionati asiatici e che oggi ha conquistato il primo podio della carriera, condividendo il terzo gradino con l’estone Julia Beljajeva, che da parte sua si è confermata in grande forma dopo il successo di Legnano. La finale ha visto la neo-portacolori dei Carabinieri opposta alla numero 6 del ranking mondiale, la sud-coreana Injeong Choi, e si è chiusa sul punteggio di 14-9. Per la 26enne di Seul arriva così l’argento che completa la collezione di medaglie (dopo un oro e un bronzo) tra Grand Prix e Coppa del Mondo.

Le altre azzurre in gara erano uscite nei primi turni. Mara Navarria si è arresa nei sedicesimi alla francese Bayram per 15-11, dopo aver superato la coreana Kang per 15-8. Federica Santandrea (15-13 con la statunitense Hurley), Francesca Boscarelli (15-14 con la russa Kolobova) e Marta Ferrari (15-13 contro l’altra russa Logunova) erano invece uscite al primo turno, nonostante ottime prestazioni, vittime anche di accoppiamenti molto complicati.

Ma per la scherma femminile italiana sono arrivati allori anche da un’altra arma e un altro continente. A Yangzhou, in Cina, infatti, nella prova a squadre della Coppa del Mondo di sciabola l’Italia ha conquistato il terzo posto, centrando così il terzo podio in quattro uscite, tra i quali spicca la vittoria di Orléans, e confermandosi tra i movimenti più importanti a livello internazionale, dato confermato anche dalle ben sei italiane piazzatesi nelle prime 16 nella prova individuale, vinta da Manon Brunet in finale su Balzer, con Martina Criscio terza assieme alla statunitense Zagunis.

La foggiana, secondo bronzo della carriera e della stagione, faceva anche parte del quartetto assieme al terzetto ben affiatato composto da Irene Vecchi, Lorela Gulotta e Rossella Gregorio. Le azzurre hanno debuttato infliggendo un netto 45-28 negli ottavi all’Azerbaigian, per poi superare nei quarti la Spagna per 45-35. In semifinale è arrivato lo stop con la Francia, forte delle prime due atlete del tabellone individuale, giunto solo dopo nove assalti molto tirati per 45-41. Nella finale per il terzo posto, però, l’Italia non ha lasciato scampo all’Ungheria, battuta con un 45-25 che lascia poco spazio a repliche. La vittoria alla fine è andata agli Stati Uniti, che in finale hanno superato le transalpine per 45-43.

(foto Bizzi da federscherma)