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Verso Rio, intervista con Alessandra Perilli

Nella foto: Alessandra Perilli (dalla pagina Facebook San Marino Shooting Federation)

San Marino, che porta orgogliosa il vessillo di Repubblica più antica del mondo, si presenta a Rio con una spedizione molto agguerrita e in grado di togliersi soddisfazioni importanti. In particolare, nel tiro a volo alle pendici del Monte Titano esiste una consolidata tradizione che ha portato negli ultimi anni a risultati di grande prestigio, basti ricordare il quarto posto (dopo gli spareggi per le medaglie) conseguito a Londra nel 2012 da Alessandra Perilli, il più alto traguardo della storia olimpica della Serenissima Repubblica. Proprio con l’atleta classe ’88, che porterà la bandiera sanmarinese nella cerimonia di chiusura, abbiamo scambiato due parole alla vigilia dell’appuntamento più importante del quadriennio sportivo.

Quali sono le emozioni a pochi giorni dal via dei Giochi?

L’emozioni sono veramente tantissime,che variano dal fatto che non vedo l’ora di scendere in pedana alla tristezza per la prospettiva di stare 20 giorni senza il mio cucciolo!

Come sono andati l’ultimo periodo di preparazione e le ultime gare cui hai partecipato?

L’ultima gara è stata l’Europeo di Lonato dove sono arrivata quarta, in seguito ci siamo allenati sotto il caldissimo sole della Croazia usando le stesse macchine che ci saranno a Rio! Gli allenamenti sono andati molto bene, abbiamo cercato di sistemare ogni minimo particolare

Hai già avuto modo di provare il campo gara di Rio? Che impressione ne hai avuto? 

Siamo stati a Rio ad aprile per la Preolimpica, purtroppo la gara non era andata per niente bene, sia per i miei problemi in avvicinamento alla gara, sia per problemi con i piattelli che erano veramente duri.

Quale sarà secondo te l’aspetto che farà maggiormente la differenza il giorno della gara? 

Beh, sicuramente la cosa più importante è che spero di dormire bene la notte prima! Comunque scopriremo tutto la mattina della gara …

Cosa significa per te rappresentare San Marino e portarne alto il nome in un evento di questa importanza mondiale? 

È un immenso onore, siamo così piccoli ma allo stesso tempo così grandi da riusciamo sempre a rompere le scatole a tutti nelle gare.

Condividerai l’avventura olimpica con tua sorella Arianna, secondo te è un aspetto che potrà aiutarvi soprattutto da un punto di vista motivazionale?

Beh fino adesso ci siamo molto spalleggiate, però essendo sorelle e molto unite, se a una delle due succedeva qualcosa, ne risentiva anche l’altra … Adesso non possiamo più far scherzi, ognuna deve pensare alla sua gara, ma comunque sia lotteremo sempre insieme!

Sei tra le non molte atlete che sta vivendo ancora nel pieno dell’attività agonistica la splendida esperienza di essere madre. Quanta forza ti potrà dare questo per l’avventura olimpica?

Quello che sto affrontando è un sacrificio, sia per me che per mio figlio, lui però mi darà una forza immensa!

Grazie mille Alessandra per la gentile disponibilità e un grandissimo in bocca al lupo per l’avventura olimpica.

IL TIRO A VOLO AI GIOCHI DI RIO

Il tiro a volo è una delle discipline di più antica nobiltà olimpica, presente non a caso fin dalla seconda edizione dei Giochi a Parigi nel 1900. Il programma è quello ormai consolidato a partire da Pechino 2008, che vede 5 prove in programma, tre in campo maschile (fossa, skeet e double trap) e due femminile (fossa e skeet).

Sullo stesso campo di gara che ospitò i campionati Panamericani del 2007, soggetto solo a piccoli lavori di ammodernamento, si assegneranno le medaglie secondo il seguente calendario.

Fossa olimpica femminile domenica 7 agosto, ore 14 qualificazioni, ore 19.30 finale
Fossa olimpica maschile lunedì 8 agosto, ore 14 qualificazioni, ore 19.30 finale
Double trap maschile mercoledì 10 agosto, ore 14 qualificazioni, ore 19.30 finale
Skeet femminile venerdì 12 agosto, ore 14 qualificazioni, ore 19.30 finale
Skeet maschile sabato 13 agosto, ore 14 qualificazioni, ore 19.30 finale

La fossa olimpica, come testimonia anche il nome, è la gara dei Giochi per eccellenza, quella storicamente presente come unica prova per oltre 90 anni. Gli atleti dovranno affrontare 75 piattelli in fase di qualificazione, i migliori sei accederanno quindi al turno di semifinale (altri 25 colpi), nel quale si riparte da 0. I migliori si sfideranno in un confronto diretto per l’oro e l’argento, il terzo e il quarto per il bronzo. I tiratori si alternano su cinque pedane differenti, a 15 metri dalla fossa su cui sono poste le macchine lanciapiattelli (3 per ogni postazione, per un totale di 15). Una roulette automatica stabilisce la successione dei lanci, con il piattello che parte al comando del tiratore, che attende con il fucile imbracciato e caricato con due colpi.

Lo skeet vede il tiratore dover affrontare otto diverse postazioni, posizionate su un semicerchio di raggio 19.20 metri, ai cui vertici sono poste le due macchine lanciapiattelli, dette pull e mark. I piattelli escono sempre nello stesso modo dalle due macchine e il tiratore attende con l’arma non ancora imbracciata e caricata con due colpi, uno per piattello. Nella fase di qualificazione vengono affrontati 125 piattelli (5 turni da 25) i primi 6 atleti accedono alla semifinale che prevede altri 25 piattelli, con punteggi azzerati. I migliori due quindi avanzano alla finale per l’oro, il terzo e il quarto a quella per il bronzo.

Il double trap, la più recente prova olimpica, che si disputa solo al maschile, vede i tiratori alternarsi su cinque pedane per intercettare due piattelli lanciati contemporaneamente con traiettoria fissa. In fase di qualificazione sono previsti cinque turni da 30 piattelli l’uno (15 doppietti), per un totale di 150. I primi sei accedono alla semifinale, che prevede ulteriori 50 piattelli. I migliori due del secondo turno si sfideranno quindi per l’oro, il terzo e il quarto per il bronzo.

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