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Umbertide riparte contro Torino

Il ruolino parlava dell’incontro tra una formazione reduce da cinque sconfitte di fila, Umbertide, e una che arrivava da due belle vittorie esterne consecutive, Torino. Però nonostante queste due serie divergenti, la classifica vedeva la formazione umbra davanti a quella piemontese, e il campo ha confermato le indicazioni della graduatoria. Per Umbertide era una partita delicatissima, visto come erano andate a finire le ultime uscite, visto il calendario da cui è attesa nelle prossime giornate e visto anche un roster sempre più corto, dopo la partenza di Silvia Sarni in direzione Virtus Cagliari e con un’Agunbiade a mezzo servizio per l’infortunio al ginocchio subito contro Lucca. Proprio dalla bella prestazione offerta contro la capolista, la formazione di Serventi è ripartita, giocando una buona partita e tenendo salde le redini del gioco per quasi tutto l’incontro, grazie a una Simmons incontenibile (32 punti con 15 tiri, prestazione balistica incredibile con una percentuale reale del 90%, dato fantascientifico del quale per una guardia che abbia tirato così tante volte ci sono ben pochi precedenti), a una Moroni che ha confermato e migliorato quanto dimostrato contro Lucca, con un match da 18 punti, 4 rimbalzi, 4 recuperi e 3 assist, e anche al contributo di Agunbiade che nonostante l’evidente fasciatura al ginocchio si è confermata la vera giocatrice metronomo di Umbertide: la bontà delle sue prestazioni è direttamente proporzionale a quella di squadra.

Torino era partita bene nei primi cinque minuti, poi però Umbertide l’ha tramortita con un parziale di 24-11 che ha girato il match. La squadra piemontese ha evidenziato grossi problemi in difesa, 88 punti concessi in difesa parlano da soli, ma in generale alcune giocatrici hanno avuto un atteggiamento troppo passivo nella loro metà campo, a partire da Anderson, che nella peggiore tradizione delle realizzatrici americane per tre quarti si è praticamente astenuta dalla difesa, una condotta che fa passare in secondo piano anche i 25 punti messi a segno. Anche perché quando invece nel quarto periodo il prodotto di Texas si è applicata, ha prodotto qualcosa come 5 recuperi in pochi minuti, e complici anche la stanchezza e la fisiologica paura di Umbertide dopo un periodo così negativo, ha contribuito a riaprire momentaneamente un match che sul -20 sembrava già in archivio. Non molto di più in difesa ha fatto Jenna Smith (18 in attacco però), anche lei troppo passiva, soprattutto nella difesa sul post di Tikvic, nel quale ha sempre subito la croata. Le buone notizie per Torino sono arrivate dall’attacco, dove si sono viste, oltre al talento delle due statunitensi, buone geometrie, Ada Puliti (12 per lei) si è confermata una delle tiratrici più micidiali dagli scarichi, ha fatto molto  bene anche Quarta, mentre un discorso a parte merita Sotiriou. La giocatrice greca ha doti fuori dal normale, e il vederla giocare dal vivo lo ha confermato. Ottime mani, ottimo rilascio, capacità di condurre l’azione in palleggio notevoli per la stazza e appunto un’altezza notevole. Se ci aggiungiamo anche il passaporto comunitario avrebbe tutto per spostare e tanto in Italia. Deve però asciugare il gioco da tante sovrastrutture puramente coreografiche che non servono a dare spettacolo, ma solo a rendere meno efficace il suo rendimento. Quando farà quest’ultimo step diventerà una giocatrice davvero importante, anche se già adesso con tutta probabilità potrebbe essere sfruttata in maniera più poliedrica negli schemi della squadra. Torino, comunque, anche se l’impressione rimane sempre quella di una squadra dal potenziale maggiore, rimane ampiamente in linea con l’obiettivo stagionale.

Il match

Primo quarto Apre le marcature la tripla dall’angolo di Puliti che subito si mette in ritmo nel palazzetto che la vide protagonista nella seconda metà del 2013/14. Tikvic va a segno in post, ma Ada è caldissima e con la sua seconda bomba scrive il 4-10. Umbertide però reagisce, Pertile mette una tripla fondamentale dall’angolo per il -1 (11-12), Sotiriou segna un gran canestro, ma Agunbiade segna due volte di fila dalla media e sigla il primo vantaggio delle padrone di casa (15-14), Coen risponde subito, ma Pertile, lasciata completamente sola, infila un’altra tripla che dà il via all’allungo di Umbertide che con un’altra conclusione da dietro l’arco di Milazzo raggiunge il 23-17 di fine primo quarto.

Secondo quarto Dopo il canestro di Smith, Umbertide allunga ancora con la tripla di Agunbiade e un bell’arresto e tiro di Simmons tanto elegante che anche Anderson rimane incantata a guardarla (28-21), entrambe le formazioni falliscono qualche occasione favorevole, poi Quarta infila la tripla, ma sempre Agunbiade dal gomito continua a colpire. Torino si riavvicina con un canestro di Anderson che poi sbaglia il libero supplementare concesso con un’interpretazione piuttosto “americana” del regolamento da parte degli arbitri, Sulle spalle di Simmons Umbertide tocca il +10, la statunitense beffa anche Anderson usando la sua schiena per far rimpallare il pallone sulla rimessa e segnare un facile canestro, poi Smith nel finale ricuce un po’ e all’intervallo si va sul 42-37.

Terzo quarto Si riparte esattamente come nel primo tempo, con la tripla di Puliti, ma un gran coast-to-coast dopo un recupero di Agunbiade e il canestro di Moroni dopo la rubata di Pertile ispirano il nuovo 6-0 che rimanda sul +8 Umbertide. Le padrone di casa alzano le marce in difesa e sfruttano gli spazi larghi nella retroguardia ospite, Tikvic mette il 50-40, poi Simmons porta al +13 Umbertide, Torino ha una mini-reazione con Smith e Anderson, poi non sfrutta un antisportivo fischiato a Milazzo e così Moroni e Simmons avviano un bombardamento a tappeto da dietro la linea che valgono il 64-47, con Dell’Olio che dal gomito mette anche il punto del +19.

Quarto quarto Con le spalle al muro, Torino alza alla fine l’intensità difensiva e Umbertide, dopo la tripla e la susseguente penetrazione di Moroni per il 71-51, va in difficoltà sia per stanchezza sia per qualche distrazione di troppo. Sfruttando le perse locali, la Fixi Piramis riesce a riavvicinarsi con le sue due statunitensi e poi con la tripla di Quarta sul 71-58. Simmons semina Anderson sui blocchi e mette una tripla pesantissima, ma Umbertide continua a perdere troppi palloni, così Torino con la sua guardia Usa continua a ridurre il distacco: sul 74-62 Serventi è costretto al time-out. Sotiriou da 3 riporta le piemontesi sotto la doppia cifra e la Fixi Piramis inizia a scommettere sui falli prestissimo. Moroni però fa 2/2, ma Puliti mette la sua quarta tripla per il 76-68. Sotiriou ha anche la palla del -6, non la sfrutta, ma un’altra persa banalissima di Umbertide vale comunque il 77-70. Nel momento più difficile emerge il talento del campione: Simmons spara una tripla clamorosa e rimette a più dieci Umbertide, Anderson sbaglia e a 2 minuti dalla fine Torino si arrende. Simmons e Moroni dalla lunetta arrotondano il punteggio per l’88-73 finale, con Serventi che dà spazio anche a Boni, Fusco e Markovic,

Umbertide: Tikvic 10, Agunbiade 14, Pertile 7, Simmons 32, Moroni 18, Milazzo 5, Dell’Olio 2, Cabrini, Fusco, Boni, Markovic. All. Serventi

Torino: Smith 18, Ntumba, Sotiriou 5, Anderson 25, Puliti 12, Quarta 9, Coen 4, Salvini, Chiabotto, Cordola. All. Petrachi

Le altre partite

Vincono tutte le prime della classe. Ragusa e Lucca soffrono nei primi due quarti, ma poi nella ripresa allungano decisamente e portano a casa alla fine un netto successo. Contro il Geas è Brunson con 19 punti a trascinare la Passalacqua al 67-46, con le padrone di casa che possono consolarsi con la bella prova (14) della neo-arrivata Correal. A Parma Gesam Gas cavalca un’altra strepitosa prestazione dell’ex di turno Harmon da 27. Crippa ne aggiunge 16 e così la miglior partita della carriera di De Pretto (16) e i 15 dell’altra ex Spreafico non bastano. Nessun problema per Schio a Cagliari (64-87), nonostante i 36 di Prahalis. 5 giocatrici in doppia cifra per le venete, 18 per Sottana e 17 per Anderson, con ampio turn-over da parte di Mendez. Una Christmas mostruosa da 30 punti, 9 rimbalzi, 5 recuperi, 6 falli subiti e 43 di valutazione trascina Venezia al successo nel derby di San Martino per 72-83. 15 per Bailey dall’altra parte. Tra le prime quattro e le altre così si apre una voragine impressionante e che non può non far riflettere. Con 25 punti di Boyd e 22 di Treffers, Battipaglia supera in casa 91-76 Orvieto, nonostante Wicijowski ne metta 29 e Miccoli 16. Continua invece la crisi di Napoli che cade anche in terra estense, 73-69, nonostante i 20 punti di Burdick.

Classifica: Ragusa, Lucca 28, Schio 26, Venezia 22, San Martino 16, Umbertide, Napoli 14, Battipaglia, Parma 12, Torino 10, Vigarano, Orvieto 8, Cagliari, Geas 6.