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Il Tour de Ski parte nei segno di Pellegrino, poi è dominio Norvegia

Ha preso il via a Lenzerheide il più importante momento della stagione dello sci di fondo, il Tour de Ski. E l’inizio, nella località elvetica, non poteva essere migliore per l’Italia, con il successo nella sprint a tecnica libera per Federico Pellegrino.

Il valdostano ha messo le cose in chiaro fin dalle qualificazioni, chiuse con il miglior tempo. Nonostante ciò, ha dovuto affrontare un cammino estremamente complesso nei turni successivi. Ha comunque vinto d’autorità il suo quarto di finale, davanti a Northug. Il vero capolavoro è però arrivato nella semifinale, che per composizione era quasi una finale anticipata, con ancora Northug, Hagen Krogh e il russo Ustiugov. Pellegrino ha perso un appoggio nel finale, rischiando quindi di perdere il treno giusto, ma nel finale con un rush incredibile ha recuperato fino alla seconda piazza, bruciando al fotofinish il vincitore dell’ultima coppa di specialità (comunque ripescato), dietro al russo vincitore, con l’eliminazione abbastanza clamorosa di Northug. In finale, poi, Pellegrino è stato bravo a reggere al momento di massimo forcing di Ustiugov sul tratto in salita, per rientrare nel tratto di falsopiano meno pendente e poi scavalcarlo in discesa, nella quale è arrivato più lanciato (ottimo lavoro anche degli skiman italiani), effettuando il sorpasso decisivo proprio alla penultima curva, per poter impostare alla corda l’ingresso nel rettilineo d’arrivo, levando dalle code degli sci tutti gli altri con la sua potenza. Dietro a Ustiugov, staccato di 4 decimi, anche Hagen Krogh a 1”25, mentre gli altri sono arrivati staccatissimi. Quarto il campione uscente del Tour de Ski Sundby, che comunque esce con un grande sorriso da questa prova, essendo riuscito a guadagnare su tutti i diretti rivali, a partire da Cologna, caduto nella prima parte della finale e poi rialzatosi, arrivando con tranquillità in sesta posizione.

Per Pellegrino è il terzo successo dell’anno su quattro sprint disputate, eguagliato il bottino della passata stagione, la sesta vittoria complessiva in Coppa del Mondo. In questa maniera diventa l’italiano ad aver vinto in assoluto più sprint di primo livello (staccato Zorzi a quota 5) e nella graduatoria generale, che tiene conto anche delle prove distance, eguaglia Pietro Piller Cottrer a 6 al primo posto. L’italiano così rafforza anche la sua leadership nella Coppa di specialità, oltre a indossare per una notte il pettorale di leader del Tour de Ski.

Nella gara femminile, vittoria invece per Maiken Caspersen Falla, anche lei al terzo successo in stagione. La campionessa olimpica ha preceduto la svedese Ingmarsdotter e la connazionale Oestberg. In finale anche Caldwell, Jacobsen e Nilsson. In ottica classifica generale quindicesima piazza per Therese Johaug, mentre in casa italia 19^ Greta Laurent e 30^ Gaia Vuerich. Anche Falla rafforza in questa maniera la leadership della specialità e avrebbe anche avuto la possibilità di vestire per un giorno il pettorale di leader, ma non ha usufruito dell’opportunità, visto che dopo il successo nella tappa a lei congeniale ha annunciato il ritiro dalla competizione per prepararsi al proseguo della stagione.

L’indomani il Tour de Ski ha vissuto il primo importante scossone con le mass start in classico, 15 km per le donne e 30 km per gli uomini. Dominio totale per la Norvegia che ha monopolizzato il podio al femminile e addirittura le prime quattro posizioni al maschile. Vittoria per dispersione quella di Therese Johaug, che arriva al traguardo con quasi 40 secondi di vantaggio su Oestberg, 1’16” su Heidi Weng e oltre 1’30” sulla finlandese Kylloenen. Complici anche gli abbuoni, la vincitrice della competizione del 2014 si porta anche al comando della generale, con 4”5 di vantaggio su Oestberg, che alla partenza la precedeva di 45 secondi. Sembra profilarsi proprio un duello a due, visto che la terza, Heidi Weng, accusa già 1’45”, mentre Kalla quarta è a 2’12”. Per Johaug si tratta della 37^ vittoria individuale in gare di primo livello  In casa Italia 16^ posizione per Virginia De Martin Topranin molto brava a 2’53”, che le vale un’analoga posizione di classifica.

Anche al maschile un uomo solo al comando, il campione uscente Martin Johnsrud Sundby che ha inflitto oltre 30 secondi di ritardo a tutti gli altri. La volata per la seconda posizione è stata vinta da Petter Northug su Toenseth e Roethe. Quinto il kazako Poltoranin, primo del resto del mondo. Per l’Italia il migliore è stato Francesco De Fabiani. Nella generale Sundby ha quindi preso il comando con un vantaggio di 1’18” su Northug, mettendo già in chiaro chi sia il nettissimo favorito per il Tour de Ski.

A chiudere la tre giorni svizzera è stato l’inseguimento in tecnica libera, sui 5 km per le donne e sui 10 per gli uomini. Grande sorpresa in campo femminile, dove Oestberg, partita 4 secondi dietro, è riuscita a riportarsi a metà gara su Johaug per poi staccarla nel finale. Una situazione abbastanza inedita in questa stagione. La campionessa del mondo e olimpica della staffetta a squadre ha chiuso con un vantaggio di 9”3, che ovviamente corrisponde anche a quello con cui indossa il pettorale di leader. Per la norvegese classe 1990 anche il miglior tempo assoluto, che vale la vittoria di tappa, sempre davanti a Johaug. In classifica tutte le altre ormai sono lontanissime, a più di 2 minuti, Bella prova di Virginia De Martin che arriva 15^ nella tappa e difende il 16°v posto nella generale.

Tra gli uomini Sundby rafforza il suo primato, aumentando di 7” il vantaggio che aveva in partenza su Northug, che ora quindi supera il minuto e 25 secondi. In terza posizione risale Hagen Krogh, che fa segnare il miglior tempo sui 10 km. Distacchi comunque piuttosto contenuti, il migliore azzurro è Giandomenico Salvadori, 24° tempo nella prova, mentre in classifica De Fabiani perde due posizioni, scivolando in 13^ piazza.

Dopo un giorno di riposo, il Tour de Ski ripartirà da Oberstdorf, dove si svolgeranno due tappe in classico, una sprint e una 10/15 km con partenza in linea.

Nella foto; la vittoria di Pellegrino a Lenzerheide (foto NordicFocus da fis-ski.com)