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Il colpo di Macchi decide una splendida partita: gara-1 è di Schio 56-57

Perché alla fine il basket è uno sport semplice nella sua essenza, si gioca 5 contro 5 usando le mani e alla fine il canestro decisivo lo segna Chicca Macchi, Possiamo sintetizzare così, negli ultimi 17 secondi, gara-1 di finale scudetto che è stata un’autentica altalena di emozioni, con Schio passata dall’apoteosi del trionfo con ampio margine alla polvere di una sconfitta che sarebbe stata devastante anche da un punto di vista psicologico nell’economia della serie, prima della perla di Macchi che con un canestro simile per dinsmica a quello decisivo in gara-5 con Ragusa lo scorso anno, ha di nuovo ribaltato la situazione, infliggendo una pugnalata dolorosissima a una Lucca che con un’abnegazione commovente era riuscita a risalire da quello che pareva un baratro per arrivare a sfiorare il cielo di un’impresa che, per come si era messa la partita, sarebbe stata storica.

Per tre quarti il Famila era apparso in controllo del gioco, anzi l’impressione era che nonostante i 18 punti di vantaggio raggiunti nel corso della terza frazione la squadra veneta stesse addirittura sprecando una situazione favorevole che avrebbe potuto tramutarsi in un divario ancora maggiore. E il cuore di Lucca ha saputo ribaltare la situazione. É stata proprio una situazione di energia, di adrenalina, sospinta anche dal tifo di un PalaTagliate esaurito in ogni ordine di posti, perché da un punto di vista tecnico i fattori che avevano determinato il vantaggio ospite non sono poi cambiati più di tanto. Harmon è rimasta comunque tangenziale alla partita, il tiro da 3 toscano ha continuato a non entrare (e infatti Lucca chiuderà senza segnare da dietro l’arco), però una difesa all’ultimo sangue, qualche recupero in più, una grandissima intensità fisica hanno permesso un break straordinario.

Nei primi tre quarti il vantaggio di Schio era scaturito dalla superiorità fisica delle lunghe scledensi, tanto più evidente per il gioco molto interno che Lucca praticava un po’ per scelta un po’ per le percentuali che non arrivavano, ma soprattutto dalla capacità di leggere bene i cambi difensivi lucchesi, riuscendo spesso, complice la duttilità di molte delle giocatrici scledensi, a creare mismatch. Poi nel quarto quarto gli ingranaggi arancioneri si sono inceppati prima della giocata di Macchi.

La domanda adesso è: quale sarà il canovaccio di gara-2? Seguirà quello dei primi 28 minuti o quello degli ultimi 12? Dalla risposta a questo quesito, in ultima analisi, dipenderà l’esito della partita nonché probabilmente della serie.

Lucca: Pedersen 13, Harmon 12, Wojta 9, Crippa 11, Dotto 8,Templari, Reggiani, V. Gatti, Laterza ne, Viale ne, Gaeta ne, Mandroni ne. All. Diamanti

Schio: Yacoubou 10, Walker 7, Anderson 12, Macchi 5, Sottana 8, G. Gatti 5, Masciadri, Ress 6, Zandalasini 2, Bestagno 2, Battisodo ne. All. Mendez

La partita

1° quarto

Non poteva che essere il capitano Crippa a inaugurare la serie per Lucca, poi Yacoubou perde palla, Lucca controlla per due volte i rimbalzi offensivi, entrambe le squadre si affrotano conle stesse armi, corsa in contropiede e cambi difensivi, Anderson infila la tripla. Poi Yacoubou di esperienza e fisico infila altri due punti. Crippa dalla lunetta accorcia a meno uno e un gran recupero di Dotto ispira un altro piazzato del capitano di Lucca, ma Sottana arriva fino in fondo e riporta avanti Schio. La stessa play trevigiana colpisce in arresto e tiro, quindi si iscrive al match anche Harmon. Un raro 1/2 di Macchi permette a Wojta di pareggiare. Schio giganteggia a rimbalzo e Macchi pesca Anderson libera in angolo per la tripla. Poi la stessa americana scappa in contropiede, riceve l’outlet pass di Sottana e chiude il 9-14 che obbliga Diamanti a fermare il match. Dotto legge bene i cambi difensivi di Schio e il ferro premia il suo arresto per il -2, poi nonostante le occasioni negli ultimi due minuti non segna più nessuno e così si va al primo intervallo sul 12-14.

2° quarto

Schio allunga in avvio di secondo quarto con i canestri di Ress e Walker, abbastanza simili tra loro, su tagli verso il canestro. Harmon si guadagna i liberi con una magia e accorcia. Gatti libera in angolo è implacabile, ma arriva la risposta di Dotto con l’arresto e tiro, poi Pedersen dalla lunetta scrive il -4,  ma Schio riallunga subito con il rimbalzo di Yacoubou su cui manca il tagliafuori e poi con il bel canestro di Zandalasini che riscatta l’errore commesso da sotto nell’azione precedente, dopo il time out Gatti scrive il più dieci, con Bestagno arriva addirittura il 17-29, Reggiani dà la scossa in penetrazione, ma poi Lucca tira solo col 50% i liberi e cosi recupera troppo poco, restando a 8 punti di ritardo. Harmon segna ma quando i 24 sono già scaduti. La chiamata corretta dell’arbitro scatena però le proteste del pubblico e della squadra di casa, che già si erano lamentati per una serie di fischi precedenti e così arriva il tecnico convertito da Anderson, poi Sottana brucia la sirena e i tentativi di fallo di Lucca, che ancora poteva spenderne uno prima del bonus. Così è 21-32 all’intervallo.

3° quarto

Walker e Wojta si rispondono in avvio di terzo periodo, poi però la stessa Walker arriva fino in fondo e porta a casa anche il fallo della connazionale. Lucca continua a soffrire tantissimo sui tagli dei lunghi scledensi, con Yacoubou arriva il più 18, Pedersen prova ad accorciare, ma Anderson è in grande serata e segna fuori equilibrio. Dotto e Crippa orchestrano un minirecupero lucchese poi però Sottana sulla sirena dei 24 brucia la difesa toscana, ma Pedersen trova il canestro dalla media. La tripla di Macchi dà un’altra spallata al match. Alla fine Harmon entra arialmete in partita e porta su un più accettabile 14 il passivo per Gesam Gas&Luce.

4° quarto

Harmon attraversa il miglior momento del suo match e segna il -12. Però Schio sfrutta il gioco in post delle sue lunghe e con Yacoubou e Ress si riporta avanti di 16, un vantaggio che quando mancano meno di 9 minuti alla sirena pare confortevole. Però Crippa va in lunetta e non sbaglia, poi Wojta mette due canestri di fila per un 6-0 che viene interrotto dal viaggio immacolato in lunetta di Ress. Ma Lucca è definitivamente entrata nel match. L’intensità difensiva causa una rottura prolungata nell’attacco scledense, mentre il Famila nella battaglia che diventa molto fisica finisce per spendere molti falli in difesa. Uno molto pesante su Wojta che segna e converte il libero supplementare, riportando per la prima volta dopo 14 minuti in singola lunghezza il ritardo lucchese. Da qui partirà un irresistibile break di 13 a 0, con Harmon e Crippa che dalla lunetta non sbagliano, poi la stessa statunitense di passaporto neozelandese che segna il -3, Pedersen, dopo qualche errore di troppo accorcia a -1 e quando siamo già nel finale Francesca Dotto si guadagna il fallo che vale il 2/2 ai liberi per il +1. Lucca così torna avanti per la prima volta dagli esordi del primo quarto. Mancano però ancora 17 secondi alla fine. Mendez chiama time-out, la palla arriva a Macchi che entra dentro, batte la difesa di Lucca e alza la parabola del nuovo sorpasso di Schio. Le padrone di casa hanno un’ultima chance, ma la conclusione di Dotto non arriva neppure al ferro e così Schio può festeggiare il 56-55 che ribalta il fattore campo nella serie,

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