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Capolavoro di Schio in Eurolega, Venezia va al turno delle 8 in Eurocup

Ancora mancano dei ciak per chiudere la lavorazione, ma quella che sarà probabilmente la scena madre del film in Eurolega del Famila Schio è stata girata questa sera al PalaCampagnola contro Kursk. E, pur non sapendo ancora quale sarà il finale della pellicola, ne è uscito fuori un vero capolavoro, per la regia di Giorgia Sottana (14 punti e 8 assist), Isabelle Yacoubou nel ruoto di attrice protagonista (19 punti e 10 rimbalzi) e Ashley Walker fantastica come spalla (7 punti ma 11 rimbalzi e 7 fondamentali recuperi). E premio della critica anche per i 10 di Cecilia Zandalasini, che ha dato un saggio di talento e personalità davvero notevole. E così anche l’assenza di una star come Laura Macchi, ancora ferma per l’infortunio di fine dicembre, è stata meno dolorosa.

79-72 il punteggio finale, un risultato doppiamente importante perché, oltre a lanciare Schio al secondo posto solitario del girone A con un invidiabile record di 7-3,  ribalta anche lo scontro diretto in favore del Famila, altro aspetto da non trascurare in vista di possibili arrivi a pari merito. La contemporanea sconfitta di Villeneuve d’Ascq sul campo della capolista Fenerbahçe tra l’altro dà alle scledensi due partite di vantaggio sul quinto posto a quattro giornate dal termine della regular season. Concentrazione da tenere alta, ma gli ostacoli più importanti verso i quarti di finale sembrano alle spalle. Per le ospiti la migliore è stata Jekabsone, 23 punti frutto di un 5/7 da 3 legato anche agli spazi che la lettone poteva sfruttare sull’arco, visto che nel pitturato agiva un totem come Nnemka Ogwumike, limitata a 19 punti. E davvero contro una forza della natura qual è la sorella maggiore dell’ex scledense Chiney è difficile fare di meglio.

Parte bene Schio con i canestri di Yacoubou e gli assist di Sottana: dopo 2 minuti sul tabellone si legge 8-2. Le ospiti si rifanno sotto grazie a Ogwumike, che segna 8 punti nei primi 7 minuti (14-12). 5 punti di Walker e un canestro di Sottana valgono il primo deciso strappo delle padrone di casa (23-14), prima che Jekabsone e Augustus riaccorcino a -4 negli ultimi secondi del quarto inaugurale.

Yacoubou segna il primo canestro del secondo quarto, ma l’ala lettone è in trance agonistica e spara due triple, intervallate da un gioco da 3 punti di Augustus. Così per la prima volta nel match Kursk sorpassa (25-28), Masciadri però mette subito le cose a posto infilando la tripla. Si va avanti così punto a punto fino all’intervallo, con Schio che dalla panchina (5 punti di Gatti, 4 di Zandalasini – che pure era partita in quintetto – e 2 di Lisec) trova le energie per rientrare negli spogliatoi ancora avanti per 41-38.

Zandalasini inagura subito il terzo periodo con altri quattro punti, quindi Yacoubou ci mette il canestro del +8 (48-40). Kursk riaccorcia ancora una volta affidandosi al tiro da fuori (Miyem e sempre Jekabsone per il 52-50), ma chi di tripla ferisce, di tripla perisce e così Ress e Sottana mettono due bombe in 20 secondi che subito riaprono il gap (60-52), prima che Harding ai liberi porti il punteggio sul -6 alla fine del quarto.

Ress sugli scudi mette un’altra tripla fondamentale per tenere a distanza Kursk (63-56), poi il canestro di Walker vale di nuovo il +9 Kursk cerca di cavalcare Ogwumike (7 punti nell’ultimo quarto), ma gli ultimi minuti sono il regno di Yacoubou, che mette a segno personalmente tutti gli ultimi 10 punti della partita di Schio, compreso l’ultimo fondamentale canestro quando con Miyem e la solita Jekabsone Kursk era rientrata a -5.

Schio: Yacoubou 19, Walker 7, Zandalasini 10, Anderson 11, Sottana 14, Masciadri 3, Ress 8, Gatti 5, Lisec 2, Bestagno ne, Battisodo ne, Macchi ne. All. Mendez

Kursk: Ogwumike 19, Miyem 11, Jekabsone 23, Harding 4, Augustus 9, Eldebrink, Vidmer 6, Osipova, Cheremisina ne, Sapova ne, Levchenko ne. All. Vetra

Negli altri incontri del girone, già citata la vittoria del Fenerbahçe (9-1) sull’Esbva (5-5), con 19 di Lavender, il Galatasaray (6-4) aggancia in terza posizione proprio Kursk (6-4) staccando le francesi grazie al successo su Kosice (3-7, 26 della prima scelta WNBA Loyd), mentre in un match senza ormai troppo significato, Salamanca (3-7) si prende almeno un contentino dopo una campagna europea ai limiti del disastroso battendo Sopron (1-9) per 74-60 (Ndour 16).

Nel gruppo B Ekaterinburg (8-2) riparte asfaltando 88-48 Cracovia (5-5) trascinata dai consueti 29 punti di Taurasi, con le campionesse uscenti di Praga (6-4) che superano in uno scontro diretto fondamentale con i 22 punti di Kia Vaghn Orenburg (7-3) per 67-59. Secondo brutto passo falso consecutivo per Kayseri (5-5) che viene sorpresa a domicilio 55-62 da Bourges (4-6). Ora l’Abdullah Gül rischia seriamente, mentre le francesi si sono date una chance inattesa di crederci ancora con Danielle Page (13) sugli scudi. Nell’ultimo match il Girona (2-8) si è imposto sui Castors Breine (3-7) per 76-69 (Jordana 23), con le belghe che così depongono definitivamente anche gli ultimi residui di speranza.

Per l’Eurocup invece si è disputata la gara di ritorno del turno delle 16, che ha sancito le 8 formazioni che andranno a sfidarsi per conquistare l’accesso ai quarti contro le quinte e le seste dei due gironi di Eurolega. Per le due italiane, l’esito ha rispettato i pronostici: vittoria e passaggio del turno per Venezia contro Riga, mentre sconfitta ed eliminazione per Napoli contro lo Spartak, anche se in quel di Mosca le campane sono state protagoniste di una bella prestazione.

Al Taliercio la partita è stata molto equilibrata per i primi due quarti, chiusi con le ospiti avanti per 30-32 dopo un match disputato sempre punto a punto, senza che nessuna delle due compagini avesse mai avuto più di un possesso di vantaggio. Nel terzo parziale, Venezia, che partita dal +6 dell’andata, è riuscita ad allungare sul +6 concedendo solo 7 punti complessivi a Riga e poi nel quarto periodo ha controllato la situazione portando a casa il successo per 69-61. Molto bene Christmas con 18 punti, 11 anche per Carangelo e 10 per Ruzickova e Fontenette.

Nel sobborgo moscovita di Vidnoje, Napoli ci ha provato con grande coraggio. La missione era impossibile dopo il -22 dell’andata, però almeno la Dike ha offerto una prestazione di grande consistenza, riscattando anche la pessima partita di San Martino di Lupari. L’inizio era stato tutto di marca russa, 6-0 dopo 2’30”, poi si scatena Petronyte con 7 punti di fila, Carta ce ne mette 6 e Achonwa 5. Al primo riposo così è 16-21.  Quinn e Achonwa portano Napoli a +11, Meesseman riaccorcia a -5 ma Petronyte, Carta e Achonwa scrivono di nuovo +12 (29-41) sulla sirena. Il vantaggio di Napoli rimane in doppia cifra fino al 27′, poi lo Spartak piazza un parziale di 7-0 che la fa rientrare e spegne le ultime speranza della Saces Mapei. Nel quarto periodo si va quindi punto a punto, Napoli finalmente trova il contributo anche di Burdick, arriva un canestro importante della giovane Pappalardo, ma nell’ultimo minuto Vadeeva e Messerman segnano i canestri decisivi che danno la vittoria per 62-60 alle padrone di casa. 19 i punti di Petronyte, 10 per Achonwa e Carta. Per le russe, strepitosa Vadeeva con 20 (ricordiamo che è una classe 1998), 12 sono i punti di Meesseman.

Venezia al prossimo turno dovrà vedersela con il Besiktas. Non certo una sfida facile, con la squadra che ha fatto siglare il miglior rendimento in assoluto nella fase a gironi e che può contare su una campionessa come Pondexter. Però le turche nel derby cittadino con l’Universitesi hanno palesato delle difficoltà, andando vicine nel match di ritorno a una clamorosa eliminazione. Lo Spartak Mosca se la vedrà invece con le francesi del Reze Nantes, che sono sopravvissuta alla trasferta nella profonda Siberia di Krasnojarsk, difendendo agevolmente il vantaggio conquistato in casa. Negli altri due incontri sfida tra i cechi di Nymbruk e gli ungheresi del Miskolc (formazione che era nel girone di Napoli ed è ancora imbattuta) e derby transalpino tra Angers, che ha eliminato dopo un supplementare la formazione delle Azzorre, e Landes.

Nella foto: Isabelle Yacoubou (foto FIBA/Famila Schio da fibaeurope.com)

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