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Minnesota ferma Los Angeles e rimane l’unica imbattuta

Era una partita storica ancor prima della palla a due: mai in nessuna lega professionistica americana si erano affrontate due squadre imbattute che avessero conquistato più di 10 vittoria ciascuna, e un curioso gioco del destino l’ha fatta cadere in calendario proprio nel ventesimo anniversario della prima partita Wnba della storia. Ma soprattutto il confronto tra Minnesota Lynx e Los Angeles Sparks è stato quanto di più si può avvicinare al meglio che il basket femminile possa offrire in questo momento e i 40 minuti andati in scena sul parquet dello Staples Center (il palcoscenico ideale per questo spettacolo) non hanno tradito per nulla le attese, regalando un match da play-off piuttosto che da matinée infrasettimanale di regular season.

Alla fine ha vinto per 72-69 Minnesota, prolungando a 13 la sua serie record di successi iniziali, con Los Angeles che invece interrompe a 11 la sua, che comunque è la seconda più lunga della storia, dietro proprio a quella ancora aperta delle rivali. Le Lynx hanno vinto perché hanno saputo prendere il controllo dell’area (merito soprattutto di un’ottima Brunson), vincendo per 42-29 la lotta a rimbalzo, infliggendo 5 stoppate alle avversarie e limitando due lunghe come Parker e Ogwumike a meno di 10 punti a testa. Hanno vinto perché hanno saputo sopperire alla serata non brillante di Maya Moore trovando risorse inattese dalla panchina, come una Natasha Howard da 12 punti e il 67% dal campo, perché hanno saputo sopravvivere alla magra serata dall’arco e alla contemporanea notte da cecchina di Toliver (20 punti con 4 triple) forzando recuperi in difesa e facendo girare meglio palla in attacco (19 contro 15). Ma al di là di tutto questo, a decidere un incontro che per tutto il suo svolgimento è stato sul filo della parità, è stato l’aver saputo eseguire nel momento culminante, l’ultimo possesso, una perfetta azione: penetrazione di Whalen a spaccare la difesa, scarico in angolo per Montgomery che piedi a terra libera ha infilato la tripla che ha definitivamente rotto il pareggio decidendo il match. Un canestro importantissimi e difficilissimo per la sesta donna dell’anno 2012, per l’importanza del pallone e per il peso di aver fin lì sparato a salve, con 1/6. Ma la seconda bomba di serata è arrivata nell’istante decisivo, confermando come la squadra di Minneapolis abbia nel suo arsenale una varietà e una quantità di armi impareggiabile.

La cronaca

1° quarto

La prima azione del match fa subito capire a Minnesota quale sarà la minaccia maggiore del match. Beard apre per Toliver che infila subito la sua prima tripla. L’inizio della partita è però caratterizzato dal dominio di Brunson nel pitturato. Prima l’ex Ragusa si guadagna due liberi, poi con due tap-in da rimbalzo offensivo, intervallati dal primo canestro del match di Moore, porta subito la sua franchigia sull’8-3. La penetrazione di Whalen vale il massimo vantaggio Minnesota sul 5-12. Los Angeles ricuce un po’ con qualche viaggio in lunetta e così con Lavander dopo 6 minuti di gioco torna a -2. Minnesota dà un nuovo strappo con due canestri consecutivi di Howard e poi con Augustus e Fowles che sigliano il 12-20. Le Sparks ricuciono ancora con Toliver e Dabovic, ma poi perdono il taglio di Fowles che viene pescata da McCarville per il 17-22. Nonostante il canestro di Augustus, il miglior momento del match di Parker consente a Los Angeles di rimanere a contatto, alla sirena è 21-25.

2° quarto

La penetrazione di Whalen apre il secondo periodo, però la play sbaglia il libero supplementare. Carson (ottima partita per lei con 11 punti complessivi) e Lavender riavvicinano le padrone di casa. La partita va avanti così, con le due squadre che si rispondono colpo su colpo: Ogwumike replica a Howard, Beard a Fowles, poi Carson scippa Montgomery e va ad appoggiare indisturbata il pareggio a 32. Augustus mette 4 punti di fila e prova a tenere avanti Minnesota, ma dopo il tecnico chiamato alla panchina ospite, le Lynx accusano un passaggio a vuoto perdendo una serie di palloni sanguinosi. Così Beard può pareggiare e poi, dopo il momentaneo controsorpasso di Brunson dalla lunetta, di nuovo Carson in uno contro zero riesce anche a bruciare la sirena e 7 decimi prima dell’intervallo appoggia indisturbata il 39-38 per le padrone di casa.

3° quarto

Moore, dopo 10 minuti di silenzio, si fa sentire a inizio ripresa: sigla il nuovo vantaggio e poi, dopo la gita di Toliver in lunetta, assiste Brunson per il 41-42. Beard rimette avanti le Sparks, ma Brunson continua a dominare, prende l’ennesimo rimbalzo offensivo e scarica in angolo dove Augustus piazza la prima tripla dell’intero match per le ospiti. Los Angeles però con Toliver prima e con 4 punti di Parker poi rimane sempre attaccata. Quelli per il 49-47 a metà periodo saranno però gli ultimi punti del match per la formidabile lunga losangelina. Le Sparks però al momento non se ne accorgono. Carson e poi Toliver dal perimetro puniscono i troppi errori in attacco delle Lynx e così le gialloviola scappano sul 54-47. Ma Minnesota reagisce subito e con 4 punti di Howard e la tripla di Montgomery (due sole giocate positive per lei in tutto il match, ma di grandissimo peso specifico) si torna subito in parità. L’ennesimo canestro della scatenata Howard risponde a Beard e così si entra negli ultimi 10 minuti sul 56 pati

4° quarto

La posta in palio e la stanchezza iniziano a farsi sentire, per un minuto non segna nessuno, poi Moore e Ogwumike vanno a segno per quelli che saranno anche per loro gli ultimi punti del match, anche perché la stella delle Lynx accusa un problema muscolare al quadricipite e deve sedersi in panchina per gli ultimi 7 minuti. Con le star più attese a secco, negli ultimi 9 minuti emergono le altre. Perkins mette 5 punti in fila per Minnesota, Carson replica da 3 punti, così quando mancano 6’29” alla sirena siamo ancora sul 63 pari. Si segna poco nel finale, ma sono punti pesanti. Whalen con l’arresto e tiro muove la retina, subito però Toliver si alza da 3 punti per il 66-65. Brunson controsorpassa ai liberi, ma con il cronometro che segna 2’11” Toliver spara un’altra tripla per il +2. Si fa davvero fatica a segnare, alla fine Fowles trova la zampata per pareggiare a 28 secondi alla fine. Beard, che già nell’azione prima aveva commesso uno sfondamento fatale per la sua squadra, si prende la responsabilità di tirare con il cronometro a 7”, ma sbaglia. Brunson prende il rimbalzo e Minnesota chiama time-out. L’uscita è perfetta, con l’azione già descritta in precedenza e la tripla di Montgmery. Mancherebbero ancora 2 secondi e qualche decimo. Los Angeles ci prova, ma McCarville spende subito fallo per non rischiare nulla. Parker sbaglia il primo libero e a quel punto sceglie di fallire anche il secondo per tentare il miracolo sul rimbalzo. E la 30enne del Missouri lo fa alla perfezione, tanto che dopo il tocco del ferro il pallone le torna in mano. Però non c’è il tempo tecnico per uscire dietro l’arco e tirare. La sua conclusione infatti, pur a segno, arriva a sirena già suonata, e comunque sarebbe stata da 2. Minnesota può quindi festeggiare una vittoria pesantissima, in attesa che, a 48 ore di distanza, le due formazioni tornino a sfidarsi a campi invertiti.

Los Angeles Sparks: Parker 9, N. Ogwumike 9, Carson 11, Toliver 20, Beard 10, Gray, Lavender 8, Dabovic 2, Wauters, Belyakova ne, Dubljevic ne, Knight ne. All. Agler

Minnesota Lynx: Fowles 7, Brunson 12, Moore 8, Augustus 13, Whalen 6, Montgomery 6, Howard 12, Perkins 8, McCarville, Graves ne, Hampton ne. All. Reeve

Classifiche

Eastern Conference: Atlanda 667, New York 667, Chicago 462, Washington 462, Indiana 385, Connecticut 231

Western Conference: Minnesota 1000, Los Angeles 917, Dallas 462, Seattle 308, Phoenix 308, San Antonio 167

Nella foto: Montgomery in azione (Getty Images/NBAE da Wnba.com)

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