CDM Namur, successi di Van der Poel e Nash. Grande Italia al femminile con Lechner 2^ e Arzuffi 4^

Spettacolo e cornice di pubblico delle grandi occasioni come sempre a Namur dove è andata in scena la sesta tappa di Coppa del Mondo (quinta effettiva dopo la cancellazione di Koksijde). In campo maschile si è assistito all’ennesima riedizione del duello tra Van der Poel e Van Aert, una sfida che a ogni replica regala sempre momenti di grande spettacolo. A vincere, proprio come ieri ad Anversa, è stato il campione dei Paesi Bassi, che ha fatto la differenza nell’ultimo giro, in particolare sull’ultimo dei “muri” che caratterizzano il tracciato vallone, grazie a un’accelerazione devastante che ha costretto l’iridato a desistere dalle ultime velleità di successo. Van Aert è comunque stato autore di una prova superlativa, riuscendo sempre a rientrare sulla testa della corsa nonostante tre cadute. Al terzo posto completa il podio, copia carbone di quello di ieri, Kevin Pauwels, come sempre il più solido degli altri, l’unico con la sua regolarità capace di contenere il distacco dai due giovani fuoriclasse. Staccato di oltre un minuto, Meeusen chiude quarto. Il belga, dopo essere rimasto intruppato nelle retrovie ieri, oggi ha provato la carta della partenza fulminante ma senza successo. Seguono Sweeck, Van Kessel, Aerts, Vanthourenhout, Meisen e Vantornout. Il migliore degli azzurri è Lorenzo Samparisi 39°. Per Van der Poel si tratta del dodicesimo successo in stagione, il terzo consecutivo in Coppa del Mondo (ottavo in carriera nel circuio e 37° complessivo da élite), tuttavia Van Aert rimane saldo al comando della generale in virtù del solco scavato con le due tappe americane di settembre, alle quali il neerlandese non partecipò.

In campo femminile si è visto tornare al successo Katerina Nash Hanusova, alla seconda vittoria in carriera a Namur, la quinta in carriera in Coppa del Mondo, dove non si imponeva da oltre un anno, Las Vegas 2015 l’ultimo precedente. Ma oltre al primo posto della 39enne ceca ex-sciatrice di fondo, la notizia di giornata è la straordinaria prova di squadra azzurra, con Eva Lechner che al rientro nel circuito ha subito colto il podio piazzandosi seconda e Alice Maria Arzuffi quarta, all’ennesima grande prestazione del proprio inverno.

Lechner si è esibita nella consueta partenza veloce, con lei sono rimaste Nash, Van Loy, de Boer e l’iridata under23 Richards, che poi pagherà dazio al ritmo elevato finendo a terra. Mentre De Jong è costretta al ritiro per un infortunio all’anca seguente a una caduta, anche Lechner, rimasta sola in testa con Nash, è colpita dalla sfortuna, che si manifesta sotto forma di foratura. L’altoatesina così scivola in terza posizione, scavalcata da De Boer, e si ritrova in compagnia di Arzuffi, Majerus e Van Loy. La corsa si decide all’ultimo giro, iniziato da De Boer e Nash appaiate. L’atleta ceca fora e sembra lasciar strada libera alla neerlandese, ma poi riesce a rientrare e quando sembra inevitabile un finale in volata, è De Boer a subire a sua volta una foratura, perdendo non solo la possibilità di vincere, ma anche il secondo posto a favore di una Lecher in grande rimonta e dovendo quindi accontentarsi del terzo posto. Arzuffi nel frattempo stacca Majerus e chiude quarta, sesta Van Loy, davanti a Miller, Harris, Brand e Kaptheijns. A completare la bella prova azzurra, c’è stato il solido 14° posto di Chiara Teocchi, subito dietro a un’abulica Sanne Cant, 13^ senza mai essere stata tra le prime 10. Ma d’altronde l’idiosincrasia della belga per questo tracciato era ampiamente nota.

Tra gli under23 si impone il neerlandese Joris Nieuwenhuis, mentre l’inglese Thomas Pidcock è il primo junior. La settima tappa di Coppa è in programma come da tradizione per il giorno di Santo Stefano in un’altra storica cornice, a Zolder, sul circuito che lo scorso anno ospitò i mondiali.

(foto da Twitter UCICyclocross)