Sanne Cant è la nuova regina del ciclocross

Dopo un biennio di dominio in Coppa del Mondo a cui seguiva inesorabile la delusione iridata, per Sanne Cant è finalmente arrivata la consacrazione del titolo mondiale che i risultati conseguiti in carriera meritavano, proprio nell’anno in cui erano arrivati meno successi e i favori del pronostico erano su altre. Forse è anche una questione di gestione della pressione, ma oggi bisogna soprattutto celebrare l’impresa dell’atleta belga arrivata nel modo più bello possibile, piegando Marianne Vos dopo un testa a testa serratissimo nell’ultimo giro. Un premio anche alla grandissima tenacia di Cant, visto che la fuoriclasse neerlandese almeno un paio di volte sembrava aver chiuso il discorso in suo favore. Per Cant è il primo oro dopo il secondo e il terzo posto delle ultime due stagioni, mentre Vos, sette titoli in carriera, torna alla piazza d’onore nove anni dopo il 2008, quando fu battuta da Kupfernagel. Il bronzo va invece al collo di Katerina Nash, che corona una delle migliori annate crossistiche della carriera tornando sul podio iridato a sei anni di distanza.

Pronti, via e arriva subito il primo colpo di scena. La gara di Sophie de Boer dura mezzo giro per colpa di problemi meccanici. Purtroppo anche la corsa di Alice Arzuffi termina poco dopo per una brutta caduta. E la tristezza della brianzola dopo l’incidente è una scena che fa male al cuore.

In testa intanto si assiste alla consueta partenza sprint di Majerus, ancor più carica ovviamente visto che corre in casa. La lussemburghese rimane davanti per tre quarti di giro, poi complice anche un contatto con Nash cede il passo. Sulla linea passa così in testa Eva Lechner con Marianne Vos in scia. Poi la neerlandese forza e provoca la prima selezione. Nella sua scia rimane solo l’altoatesina, con pochi metri di distacco rimangono Brand e Cant, tutte le altre perdono terreno in maniera più marcata.

Vos quindi rimane sola davanti e tenta di forzare la fuga, Lechner invece inizia a perdere terreno e scivola indietro, venendo nel corso del terzo giro ripresa è superata anche da Nash e dalla canadese Rochette, autentica sorpresa a questi livelli. Basti dire che la campionessa. nazionale con la foglia d’acero, numero 41 del ranking, aveva ottenuto il suo miglior piazzamento in Coppa domenica a Hoogerheide chiudendo 18^. Cant e Brand riescono però a rientrare sulla sette volte iridata. Formatosi il terzetto di testa, il ritmo davanti cala, anche perché quando Brand prova a fare l’andatura finisce a terra. In chiusura di terzo giro, a due tornate dalla fine, torna così della partita anche Nash, staccata di appena due secondi.

Vos quindi decide che è il momento di forzare ancora e nella sua scia rimane solo Sanne Cant. Brand va in difficoltà e anche Nash perde terreno inciampando su uno degli ostacoli artificiali. Ma anche la campionessa europea per tenere il ritmo forsennato della portacolori della WM3 entra troppo forte in un tornate e perde l’anteriore scivolando a terra. Così sembra fatta per Vos, che al suono della campana ha 10 secondi di vantaggio.

Invece da dietro le altre riescono a rientrare, si riforma addirittura un quartetto, prima che le due più forti, Cant e Vos, accelerino di nuovo. La battaglia tra le due è entusiasmante, con sorpassi e controsorpassi, e si risolve soltanto sul rettilineo finale, quando Vos sembra pronta ad uscire dalla ruota di Cant e invece deve arrendersi e concedere la vittoria. Dietro intanto è volata per il bronzo, con Nash che mette la ruota davanti a Brand. Rochette chiude quinta salutando uno a uno gli spettatori, mentre sesta arriva Eva Lechner. Settima piazza per la padrona di casa Majerus, davanti a Van Loy, Brammeier e Antonneau.

(Foto da Twitter Uci)