I commenti delle squadre alla Pajot Hills Classic: Canyon, Wiggle, VéloCONCEPT

Canyon-SRAM, Barbara Guarischi seconda in volata alla Pajot Hills Classic

Barbara Guarischi è arrivata seconda allo sprint nella Pajot Hills Classic (UCI 1.2) di Gooik, Belgio. Nonostante salite in successione e tratti in pavé per tutto il percorso, il gruppo rimasto dal campo partenti di 187 atlete è arrivato assieme sul traguardo per uno sprint a ranghi compatti. Lanciata benissimo dalle compagne, Guarischi è arrivata seconda allo sprint, battuta da Annette Edmondson (WHT).

“Sono rientrata nel gruppo di testa dopo il Muur van Geraardsbergen e nei due giri del circuito finale abbiamo visto che molte squadre stavano attaccando. Abbiamo deciso che Hannah Barnes e Alexis Ryan avrebbero seguito quelle azioni, cercando di essere attive negli attacchi” ha dichiarato Guarischi.

“Siamo partite con l’idea di puntare su Tiffany Cromwell in caso di volata ma non stava molto bene e quindi il team ha lavorato per me. A un certo punto nei chilometri finali ho visto quattro compagne davanti a me. È un grande spirito di squadra, non potete immaginare quanto sia bello. Sono delusa per essermi fatta mettere sul lato esposto al vento del mio stesso treno dalla vincitrice, ma lei era forte e sono davvero felice di essere arrivata secondo. Non ho niente da rimproverarmi. Sono felice così e la squadra è stata super”:

Più di 88 atlete sono state messe fuori corsa sul circuito finale. Leah Thorvilson era nell’ultimo gruppo costretto a fermarsi dopo 100 km. “Domani tornerò a casa negli Stati Uniti, quindi sono delusa di come è finita questa prima campagna in Europa. Oggi è stata difficile da un punto di vista della fiducia dopo la caduta della scorsa settimana. Sono stata sorpresa che mi abbia limitato così tanto perché in allenamento mi sentivo bene sulla bici assieme alle compagne, ma in corsa ovviamente ha avuto un impatto”.

“Ogni gara senti di progredire. Gara dopo gara, settimana dopo settimana. Oggi non ho raggiunto il mio obiettivo e non sono abituata a questo. È difficile non rimuginarci sopra, anche se sono molto migliorata dall’Omloop van het Hageland di febbraio. Sono felice tuttavia del podio della squadra e non vedo l’ora di condividerlo con loro stasera”.

Il prossimo impegno della squadra sarà la corsa monumento della primavera, il Giro delle Fiandre.

Wiggle High5, Nettie Edmondson centra la vittoria con un potente sprint alla Pajot Hills Classic

Nettie Edmondson ha vinto la seconda edizione della Pajot Hills Classic di Gooik, Belgio, grazie a uno sprint con il quale ha levato di ruota le avversarie sul rettilineo d’arrivo in salita. L’ex due volte campionessa del mondo su pista australiana ha tagliato la linea con diverse lunghezze di vantaggio sul secondo posto, centrato dall’italiana Barbara Guarischi sulla connazionale Ilaria Sanguineti.

“Sapevo che su questo tipo di arrivi in leggera salita è tutta una questione di potenza, quindi bisogna solo essere in buona posizione al momento giusto e aprire il gas” spiega Edmondson. “Non è stato in realtà uno sprint di un gruppo compatti, eravamo piuttosto una lunga fila indiana veramente, avevo tanta rabbia ed energia e le ho liberate completamente su quell’ascesa. È stato fantastico!”.

“Quando hai un’atleta come Jolien D’Hoore nel team, devi supportarla nelle corse principali, quindi dobbiamo capitalizzare ogni opportunità. Questo è perché volevo realizzare un buon lavoro e mostrare che posso farlo se mi viene chiesto”.

La Pajot Hills Classic include molti elementi che caratterizzano le maggiori classiche belghe, comprese numerose sezioni in pavé e alcune delle salite mitiche. Nonostante la sua storia di atleta su pista, Edmondson è stata capace di competere con le migliori atlete nel gruppo su questi ostacoli e di avere ancora la forza per lanciare uno sprint così devastante nel finale.

“È stata una corsa con un po’ di tutto; un giro corso, uno lungo e poi ancora due brevi alla fine” spiega. “C’erano probabilmente 7-8 km di pavé e un paio di salite importanti. A metà gara c’era il Muur e subito dopo il Bosberg, quindi speravamo che sarebbe rimasto un gruppo ridotto come successe lo scorso anno”.

“Guardando alle altre squadre sapevamo di potercela giocare allo sprint, ma abbiamo dato a tutte la possibilità di fare un tentativo o di entrare in un gruppetto, per provare a vincere la corsa in qualche modo”.

Nonostante la formazione fosse molto differente da quella della Gand-Wevelgem di domenica, è stata un’altra incredibile dimostrazione di lavoro di squadra da parte delle atlete della Wiggle High5. Ogni atleta è stata capace di cercare la propria opportunità, prima di fare gruppo nel finale per supportare Edmondson per la vittoria.

“Abbiamo coperto tutte le mosse e provato ad essere in buona posizione per affrontare le salite, e se ci fosse stato uno sprint di gruppo, avrebbero organizzato un treno per me” spiega Edmondson.

“È andata secondo i piani, ed è fantastico!”.

“Il muro è più di una salita di potenza. È breve e ripida” continua l’australiana. “L’avevo affrontato quattro anni fa e mi ci ero trovata bene. Quindi pensavo che, se fossi stata in buona posizione all’inizio, l’avrei potuta superare. Era solo questione di se sarei stata capace di recuperare in tempo per il Bosberg”.

“Le ragazze sono state grandi e mi hanno lasciato in un’ottima posizione e sono riuscita a restare nelle prime cinque, cosa che è stata una sorpresa. Sono rimasta per un po’ in un gruppo di quattro, ma poi sono rientrate e Claudia ha allungato in un drappello di cinque atlete, cosa che è stata buona perché così ho potuto rilassarmi in gruppo prima del Bosberg”.

“Ci sono stati un sacco di attacchi negli ultimi due giri, e Julie e Amy li hanno coperti tutti molto bene, poi mi hanno portato in una posizione molto buona negli ultimi chilometri”.

“Sapevo dalla scalata del Muur di avere buone gambe, quindi non c’erano scuse” ride Edmondson. “Sono solo fortunata nell’avere una squadra molto forte che crede in me e ha dato tutto”.

Christina Siggaard assicura al Team VéloCONCEPT Womens la prima top-5

Con pavé e salite, la Pajot Hills Classic è stata un’ottima maniera per preparare il Giro delle Fiandre di domenica per il Team VéloCONCEPT Women. Christina Siggaard è riuscita a piazzarsi 5^ nello sprint e la squadra aveva molte atlete nel gruppo di testa.

L’obiettivo per la Pajot Hills Classic era di essere presenti nel finale, ma era necessario superare la selezione in alcune delle parti più dure della gara, nelle quali le atlete hanno dovuto affrontare difficili sezioni in pavé e le salite del Kapelmuur e del Bosberg.

All’inizio della corsa ci sono state alcune brutte cadute, ma il Team VéloCONCEPT è riuscito ad evitare e a superare i settori più difficili con Sara Mustonen, Shani Bloch-Davidov e Camilla Møllebro nel gruppo di testa.

“È andata in maniera fantastica. Hanno fatto un ottimo lavoro. Sapevamo che i settori di pavé sarebbero stati molto difficoltosi, ma abbiamo fatto selezione. Sara Mustonen ha fatto un lavoro fantastico nell’avvicinamento al Kapelmuur, facendo sì che Camilla scollinasse tra la sesta e la settima posizione” dichiara il team manager Bo Hanbderg Madsen dopo la corsa.

Un gruppo di 30 atlete si era avvantaggiato, ma le inseguitrici non si sono arrese e a 40 km dall’arrivo sono rientrate. Tra loro c’era Christina Siggaard.

Lentamente il gruppo di testa si è ridotto e dopo le ultime due sezioni in pavé soltanto le più forti erano rimaste a competere per la vittoria. In realtà Christina Siggaard stava provando a lanciare Sara Mustonen, ma un improvviso gap le ha dato la possibilità-

“Ho provato a lanciare Sara perché avevo crampi negli ultimi 20 km. Così le ho detto di starmi a ruota fino agli ultimi 100 m, ma altre ruote sono più veloci della mia. Ero da sola, mentre Wiggle e Canyon SRAM avevano più atlete” dice Christina Siggaard.

“Sara ha preso un’altra ruota e mi sono accorta che non era dietro di me. Ma ormai ero davanti e improvvisamente si è aperto un buco davanti a me e mi sono ritrovata nel treno più veloce. È fantastico essere nelle prime cinque, ma penso che potremmo salire sul podio presto” dichiara. Pensa che la squadra abbia lavorato meglio che mai in questa occasione e il team manager Bo Handberg Madsen ha notato lo stesso.

“La quinta posizione dice che stiamo andando nella giusta direzione e va meglio giorno dopo giorno. Le ragazze iniziano a conoscersi e a comunicare bene. Sembra buono per il futuro, e sono molto soddisfatto del quinto posto oggi” dichiara.

La Pajot Hills Classic è stata vinta dall’australiana Annette Edmondson della Wiggle-High5 davanti a Barbara Guarischi e Ilaria Sanguineti. Anche Sara Mustonen si è piazzata 11^, mentre pure Camilla Møllebro ha terminato nel primo gruppo in 23^ posizione.

(traduzione da comunicati)
(foto da comunicato Wiggle)