Una Wierer perfetta vince l’individuale di Ruhpolding

È arrivata la prima vittoria stagionale per Dorothea Wierer. La 27enne altoatesina ha timbrato il cartellino nell’individuale di Ruhpolding, al termine di una prova eccellente, che l’ha vista non sbagliare mai al poligono, sparando con la consueta celerità (terzo tempo sia nello shooting che nel range time), difendendosi più che egregiamente sugli sci.

Per Wierer si tratta del quarto successo (staffette escluse) in carriera, un numero importante visto che le permette di superare Nathalie Santer e diventare così la biatleta italiana con più vittorie in Coppa del Mondo. Si tratta tra l’altro del terzo trionfo nella 15 km e curiosamente l’ultimo precedente nel format risaliva al 14 gennaio 2016 sempre nella stessa location e sempre davanti a Kaisa Mäkäräinen.

La finlandese, al 73° podio della carriera, ha pagato l’errore a terra nella prima sessione di tiro e la maggiore lentezza nei tempi di esecuzione (quasi 30 secondi peggio di Wierer). Sugli sci ha poi recuperato terreno rispetto al tempo dell’azzurra, ma Dorothea, uscita dal quarto poligono con 30 secondi di margine, si è difesa senza eccessivi problemi conservando un margine di 13 secondi sul traguardo.

Ha completato il podio la canadese Rosanna Crawford, al primo podio della carriera e accolta sul traguardo dai festeggiamenti delle compagne. La 29enne di Canmore (luogo che suscita splendidi ricordi al biathlon italiano) ha chiuso con lo zero al poligono e per lunghi tratti della gara ha persino messo in discussione la vittoria di Wierer, salvo poi calare repentinamente nel corso dell’ultima tornata, chiudendo con una terza posizione che comunque rappresenta un risultato storico per il movimento canadese, basti pensare che a livello femminile il podio mancava dal marzo 1996, quando Myriam Bédard fu seconda a Hochfilzen.

In una gara che ha confermato l’importanza della precisione al tiro su questo tracciato (le 5 atlete che hanno chiuso con lo zero sono tutte arrivate tra le prime sette), la quarta e la quinta posizione sono andate a due ucraine, Yuliia Dzhima e Valj Semerenko, entrambe senza errori, ma anche non troppo performanti sugli sci, in particolare la seconda letteralmente crollata nel finale.

Seguono quindi nell’ordine d’arrivo due rappresentanti della Bielorussia, con Darya Domracheva che ha chiuso sesta a 1’04” nonostante due errori equamente distribuiti tra seconda e terza sessione, e Nadezhda Skardino che ha confermato il suo status di miglior tiratrice del circuito chiudendo immacolata al poligono. La 32enne di Minsk grazie alla settima posizione e in virtù del successo nella prova di Östersund ha quindi conquistato la Coppa di specialità, che quest’anno si è disputata su sole due prove visto che le gare olimpiche, come già avvenuto a Sochi, non daranno punti per le varie classifiche.

Nella graduatoria generale invece mantiene saldamente la leadership Anastasiya Kuzmina. La passaportata slovacca è partita male con due errori subito a terra e poi ha sbagliato ancora al terzo poligono, ma è comunque riuscita a concludere nona, dietro Bescond e davanti alla lettone Bendika (seconda miglior gara in carriera per lei dopo la sprint di Canmore di due anni fa che la vide quinta), in virtù di un notevole passo sugli sci, secondo tempo assoluto nel fondamentale e per dare un parametro ben 40 secondi meglio di Mäkäräinen. Kuzmina adesso ha 25 punti di margine proprio sulla finlandese, mentre grazie al successo è balzata in terza posizione Dorothea Wierer che rispetto alla due volte olimpionica della sprint accusa 76 punti di ritardo.

Per le altre azzurre buona prova di Lisa Vittozzi, che ha pagato due errori a terra (uno per sessione) ma ha comunque concluso, grazie anche alla consueta velocità di esecuzione, in 18^ posizione, così come è stata incoraggiante pure la prestazione di Nicole Gontier che, nel format meno adatto alle sue caratteristiche, nonostante i 4 errori, ha sfiorato la zona punti, mancata per pochi secondi. Nelle retrovie ha concluso invece Federica Sanfilippo, appesantita da 6 errori. Giornata da dimenticare invece in casa Germania. La migliore tedesca davanti al pubblico amico è stata Maren Hammerschmidt, 15^ con Dahlmeier, non al meglio e autrice di 4 errori al tiro, addirittura 48^, al peggior piazzamento della carriera in gare di primo livello.

La tappa di Ruhpolding proseguirà ora con le staffette, prima di concludersi nella giornata di domenica con le mass start, alla quale sono qualificate per l’Italia Wierer e Vittozzi.

(foto da sito ufficiale IBU)