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Hosking è la prima regina del Gp Beghelli

Nella foto la votata vincente di Chloe Hosking (© D-Sport – Matteo Romanelli)

Delle sette vittorie stagionali di Chloe Hosking, quella con cui l’australiana ha inaugurato l’albo d’oro del Gp Beghelli al femminile, non sarà forse la più prestigiosa, viste quelle arrivate alla Course di Parigi, al Giro e se vogliamo anche nella gara World Tour dell’Isola Chongming, ma senza dubbio è tra le più significative da un punto di vista tecnico, sia perché è arrivata su un percorso tutt’altro che banale altimetricamente, tanto da ridurre il plotone principale a una quarantina di unità, mostrando doti di tenuta in salita insospettabili fino a qualche mese fa, sia perché arrivata al cospetto di avversari davvero notevoli. Al secondo posto infatti si è piazzata Marianne Vos, tornata a correre sulle strade italiane due anni e qualche mese dopo l’ultima recita, che si concluse con la maglia rosa al Giro 2014, davanti a Barbara Guarischi, che lancia così un bel segnale in ottica mondiale, così come Arianna Fidanza ottima quarta.

Sul tracciato che storicamente caratterizza anche la gara maschile, consistente in sostanza nella salita verso Zappolino e susseguente discesa, da ripetere sei volte, l’inizio di gara è stato abbastanza tranquillo, con una selezione da dietro che si faceva più marcata con il passare delle tornate. L’azione più importante della corsa è nata nella seconda parte del quarto giro, nei chilometri di pianura che riportavano le atlete verso l’arrivo di Monteveglio. Autrice dello scatto è stata Sarah Roy, della nazionale australiana, all’inseguimento della quale si sono portate prima Malgorzata Jasinska, all’ultima gara della sua quinquennale esperienza in Alé Cipollini prima di approdare alla Cylance, raggiunta poi da Lotta Lepistö e dalla polacca Aurela Nerlo. Il vantaggio della battistrada arriva a superare il minuto e verrà ripresa solamente dopo aver scollinato per l’ultima volta il Gpm, grazie al gran lavoro della Wiggle, con Longo Borghini a scandire il ritmo lungo l’ultima ascesa.

Negli ultimi otto chilometri inizia così la lunga preparazione della volata. La RaboLiv ha impostato lo sprint in testa, ma la progressione più potente è stata quella di Chloe Hosking che è uscita perfettamente a centro strada ed è andata a vincere in maniera convincente di tre quarti di bici. Alle sue spalle invece molto serrata è stata la sfida per il secondo posto, con Vos davanti a Guarischi di pochissimi centimetri, praticamente un tubolare di differenza. Ottima la quarta poszione di Arianna Fidanza, quinta ha chiuso Emilia Fahlin, davanti alla sempre convincente Rasa Leleivyte, che con questo piazzamento si è aggiudicata la combinata con il Giro dell’Emilia. A completare le prime dieci posizioni sono la canadese Numainville, la pistard polacca Pawlowska, Maria Giulia Confalonieri, all’ennesimo bel piazzamento della stagione, e la belga Kopecky.

In campo maschile la vittoria invece è andata allo sprinter della Bardiani Nicola Ruffoni, che ha preceduto Filippo Pozzato e Jens Keukeleire. Una gara che sembrava seguire l’andamento canonico, con la fuga del mattino composta da Eiking, Koslu, Rubio, Nardin, Ershov, Hupond e Ruscetta tenuta sotto controllo dal plotone che poi è andato a chiudere quando mancavano trenta chilometri alla conclusione. Sembrava tutto pronto per lo sprint generale, ma lungo la penultima discesa dello Zappolino il gruppo si è spezzato. Davanti sono rimasti 37 uomini, tra i quali ben 7 rappresentanti dell’Orica, che subito si è messa a fare il forcing. La seconda parte del plotone ha tentato di ricucire lo strappo fino all’ultimo scollinamento, ma quando in cima al Gpm il distacco era ancora vicino al minuto si è arreso. Così la volata è stata un discorso ristretto a questa trentina di uomini, con il campione uscente Colbrelli che questa volta ha lanciato lo sprint di Ruffoni, che ha ripagato appieno l’aiuto del compagno cogliendo il successo, piazzandosi egualmente quarto, davanti a un bravo Consonni. Guarnieri, Napolitano, Sbaragli, Cort Nielsen e Gavazzi hanno completato la top ten.