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Breve rassegna internazionale dei campionati nazionali a cronometro

Settimana di campionati nazionali non solo in Italia, ma un po’ ovunque in giro per il globo nei paesi dell’emisfero boreale, con la sola eccezione tra le nazioni importanti degli Usa, che hanno assegnato le maglie a stelle e strisce a maggio. Facciamo dunque un rapido giro del mondo per vedere chi oltre a Elisa Longo Borghini per i prossimi 12 mesi disputerà le prove contro il tempo indossando i colori della propria bandiera.

Paesi Bassi 

Sui 31 km di Middelharnis dominio incontrastato di Annemiek Van Vleuten che così vince il suo secondo titolo nazionale a cronometro dopo quello del 2014. La portacolori dell’Orica, alla terza vittoria del 2016, tutte contro il tempo tra l’altro, ha completato la prova in 38’17”, infliggendo ben 1’41” alla seconda classificata, Chantal Blaak. Completa il podio Roxane Knetemann, staccata di 2’23”.

Svizzera

Doris Schweizer offre il bis e dopo il successo del 2015, si impone anche nel campionato elvetico 2016 disputato a Martigny. La portacolori della Cylance, alla prima vittoria con i colori della compagine statunitense, ha concluso lo sforzo in 31’01”, precedendo di 11” Nicole Hanselmann (Bigla). La 43enne Jutta Stienen a 27” chiude il podio.

Polonia

Prima maglia con l’Aquila di Polonia per Katarzyna Niewiadoma, che conferma la bella condizione palesata al Giro del Trentino e si impone nella cronometro di 26 km disputata a Swidnica. Curioso il percorso della 21enne della RaboLiv che in quattro partecipazioni al campionato nazionale contro il tempo è partita dal quarto posto per poi salire di un gradino ogni anno. Katarzyna Pawlowska ha portato a casa il secondo posto accusando 24 secondi di ritardo dalla vincitrice, mentre la portacolori dell’Alé Cipollini Malgorzata Jasinska a 1’01” è giunta terza.

Svezia

Ottavo titolo nazionale a cronometro, il quinto consecutivo, per Emma Johansson, che però ha dovuto faticate tantissimo per confermare il pronostico. Emilia Fahlin (Alé Cipollini), infatti, sui 25,5 km di Västerås ha accusato appena 4 secondi di ritardo, mentre a completare il podio è stato un nome a sorpresa, la 32enne Åsa Lundström, triatleta specialista dell’Ironman a discreti livelli che ha concluso a 58” dalla vincitrice. Per lei, che ha preceduto la portacolori dell’Inpa Sara Olsson, primo risultato di sempre in una gara ciclistica ufficiale.

Lettonia

Terza vittoria, seconda consecutiva, per Lija Laizane. La portacolori della Servetto Footon ha preceduto di quasi 4 minuti la 19enne Endija Rutule, unica altra partente nella gara di Rauna.

Finlandia

A Turku Lotta Lepistö ha conquistato il terzo titolo a cronometro consecutivo. Al secondo posto a 1’22” Sari Saarelainen della Michela Fanini. Terza la 21enne Antonia Gröndahl, al primo risultato importante della carriera.

Ucraina

Esito a sorpresa con una scalatrice come Evgeniya Vysotska che ha superato una specialista come Hanna Solovey, per la verità quest’anno ancora mai brillante come nei momenti migliori. Per la 41enne della Hagens Berman – Concerie Zabri è il secondo titolo in carriera, il precedente risaliva al 2009. La gara in linea di due giorni dopo era anche fino a oggi la sua ultima vittoria in una corsa Uci. Al terzo posto la portacolori dell’Inpa-Bianchi Tetyana Riabchenko.

Kazakistan

Tripletta Astana come da pronostico. La 19enne Yekaterina Yuraitis conferma la vittoria della passata stagione superando ad Almaty Natalya Saifutdinova per appena 3 secondi e Makhabbat Umutzhanova di 32.

Estonia

Una vecchia conoscenza del ciclismo italiano, Liisi Rist, porta a casa per il quarto anno consecutivo la maglia di campionessa. 3 secondi dietro argento per Liisa Ehrberg. Terzo posto a 1’35” per Mari-liis Möttus.

Corea del Sud

La vice-campionessa d’Asia Ju Mi Lee conferma il titolo dello scorso anno. A 33” si piazza Seon-ha Yu e a 1’03” Hye-Seon Moon scala di una posizione rispetto a 12 mesi fa.

Bielorussia

L’ottima pistard Tatsiana Sharakova, che quest’anno ricordiamo vincente su strada anche in Italia a Negrisia di Ponte di Piave, è la nuova campionessa nazionale contro il cronometro, superando con una parziale sorpresa la vincitrice delle ultime sei edizioni consecutive Alena Amialiusik. Terzo posto per Volha Masiukovich, buona atleta del panorama est-europeo.

Slovacchia

Conferma del titolo per la portacolori della Vitalogic Lucia Valachova che precede di 3 secondi la 40enne Janka Stevkova, che vinse il titolo nel 2011, terza Tatiana Jasekova

Repubblica Ceca

La pluriolimpionica del pattinaggio di velocità Martina Sablikova prosegue anche la sua dittatura nella specialità in Rep. Ceca: sesto titolo negli ultimi sette anni, il quarto consecutivo. Molto staccate le altre, a 1’10” l’esperta Jarmila Machalova, quest’anno seconda dietro Marta Tagliaferro nell’ultima tappa della Gracia – Orlova, e a 2’14” la 20enne Anezka Drahotova, già campionessa nazionale junior qualche anno fa.

Belgio

A Mol-Postel en Campine Ann-Sophie Duyck conferma il pronostico e vince per la terza volta consecutiva il titolo belga. La portacolori della Topsport Vlaanderen è anche alla terza vittoria della stagione, le due precedenti ovviamente arrivate contro il tempo alla Gracia – Orlova e a Lubiana. Al secondo posto Lotte Kopecky, ossia l’altra convocata per la prova olimpica, che in questo modo conferma la scelta del c.t., terza è Isabelle Beckers.

Irlanda

Successo “britannico” con Anna Turvey, 36enne dalla storia molto interessante, ex optometrista ed ex triatleta, che domina la prova sul lunghissimo percorso di 40 km in 54’28”. Lontanissime le locali McCrystal e Gurley a più di 3 minuti.

Spagna

Seconda vittoria consecutiva e quarta in carriera per Anna Sanchis. La portacolori della Wiggle ad Alicante si impone in 27’59”, con 37 secondi di vantaggio su Gloria Rodriguez (Lointek) e 44 su Margarita Garcia (Bizkaia). Con il quarto posto a 47” Sheyla Gutierrez (Cylance) si laurea invece campionessa tra le under 23.

Gran Bretagna

Hayley Simmonds, che giusto 5 giorni fa ha chiuso il suo contratto con la Unitedhealthcare, si conferma campionessa nazionale. La 27enne del Worcestershire, che all’epoca dell’università praticava canottaggio e che ha perso 45 kg per diventare una ciclista d’élite, ha superato, alla media di quasi 44 km/h, Claire Rose, tra le più in forma del calendario britannico in questo periodo, per 33 secondi. Terza a 39” la formidabile Sarah Storey, 37enne leggenda non solo dello sport paralimpico. Sotto le aspettative Emma Pooley che chiude quarta accusando un minuto dalla vincitrice. Per l’ex iridata della disciplina, a un mese e mezzo dai Giochi di Rio, il Giro si preannuncia come un momento importante in cerca della miglior condizione.

Danimarca

Dando seguito alle molte belle prestazione di questa prima metà di 2016, Cecilie Uttrup Ludwig ha vinto il primo titolo nazionale da élite in carriera. Per la 20enne del Team BMS, già vincitrice nel calendario nazionale belga quest’anno e miglior giovane all’Auensteiner dieci giorni fa, ha dominato la prova in 39’26”, infliggendo più di un minuto a tutte le altre, con Trine Schmidt seconda e Kamilla Valin terza.

Francia

Audrey Cordon conferma il titolo della passata stagione imponendosi in 31’08” sui 20 km di gara a Vesoul. Alle spalle della portacolori della Wiggle, al primo successo stagionale, si piazza Edwige Pitel per la Michela Fanini, che così conquista un altro podio dopo quello di sabato in Trentino e a 49 anni si piazza per la quarta volta in carriera seconda in questa prova, a 11 anni di distanza dalla prima volta. Terza piazza per Elise Delzenne, mentre spicca, a 57 anni, il tredicesimo posto di Jeannie Longo che è stata capace di battere atlete che potrebbero essere tranquillamente per età anagrafica sue nipoti.

Norvegia

Dominio di Vita Heine. La lettone naturalizzata norvegese ha inflitto nella prova di Saltstraumen distacchi pesantissimi a tutte le altre. Nel podio che come da aspettative è stato tutto marcato Hitec, la 31enne, al primo titolo nazionale in carriera (in passato era stata seconda sia in Lettonia che in Norvegia), ha staccato di 2’16” Cecilie Johnsen e di 2’33” Miriam Bjørnsrud.

Ungheria

Terzo successo in carriera per Monika Kiraly della Michela Fanini che dopo quelle del 2008 e del 2013 si impone anche nell’edizione 2016 dei campionati magiari, davanti a Veronika Kormos e ad Anita Kenyo.

Germania

Strepitosa Trixi Worrack: a dieci giorni dal rientro per il gravissimo infortunio subito al Trofeo Binda (asportazione di un rene in seguito a una caduta), la 34enne della Canyon torna a laurearsi, a sette anni dall’ultima volta, campionessa nazionale contro il tempo. A Streufdorf la nativa di Cottbus ha superato per 22 secondi la specialista della corsa a punti Stephanie Pohl, mentre la favorita della vigilia Lisa Brennauer si è dovuta accontentare della terza piazza con un ritardo di 50 secondi.

Russia

Quarto titolo consecutivo e settimo complessivo per Tatiana Antoshina (Astana), che in 35’50” precede di 51 secondi un’altra atleta di grande esperienza come Natalia Boyarskaya e di 1’51” una giovane molto promettente come Anastasiia Iakovenko.

Lituania

Terza vittoria di fila e quarta in carriera per una vecchia conoscenza del ciclismo italiano, Ausrine Trebaite, che sul podio precede due atlete tesserate per formazioni tricolori: Daiva Tuslaite (Inpa) è seconda a 21” e Silvija Latozaite (Vaiano) terza a 1’14”

Giappone

Confermati i pronostici con il successo di Eri Yonamine (Hagens Berman). Al secondo posto la 19enne Yumi Kajihara, ragazza da seguire attentamente visto che da junior ha dominato il panorama asiatico ed è anche arrivata quarta ai Mondiali in linea. Terza piazza infine per Mayuko Hagiwara (Wiggle).

Romania

Ana Covrig (Inpa) si conferma la più forte di tutte e dunque vestirà per un’altra stagione la maglia di campionessa nazionale.

Nella foto: il podio del campionato svizzero (immagine tratta da Facebook)