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Campionati nazionali, il riepilogo delle prove in linea

Nella foto: lo sprint vincente di Hannah Barnes (Alex Whitehead/SWPix.com)

Dopo il week-end dei campionati nazionali, come ogni anno la geografia cromatica del gruppo ha subito un’importante variazione, con tante atlete che tornano a indossare la maglia di club e altrettante che si vestiranno per 12 mesi con la bandiera della propria nazione. E se in Italia la conferma di Elena Cecchini, di cui abbiamo ampiamente parlato, lascia tutto invariato, ecco una piccola guida a quanto avvenuto negli altri paesi.

Paesi Bassi

Anouska Koster coglie il primo titolo della carriera, e il secondo successo in una prova Uci in assoluto, anticipando di 10 secondi il gruppo e superando nel testa a testa decisivo Janneke Ensing. Per la portacolori della RaboLiv si tratta di un risultato che conferma una crescita apparsa costante negli ultimi 12 mesi. La volata del gruppo, che sul tracciato di Ouddorp era rimasto pressoché compatto, è stata vinta da Marianne Vos, che ha battuto Amy Pieters e Kirsten Wild.

Gran Bretagna

In una gara orfana della campionessa uscente Lizzie Armitstead, il titolo si è assegnato in uno sprint ristretto a dieci atlete, che ha visto una doppietta familiare: Hannah Barnes infatti ha bruciato la sorella Alice, che d’altro canto può consolarsi con la maglia di campionessa under 23. Per la sprinter della Canyon è il primo successo del 2016 che pone tra l’altro fine a un lungo digiuno (oltre un anno) ma anche a un periodo difficile come prestazioni, visto che negli ultimi mesi a tenere le ruote delle migliori anche su tracciati non impossibili. A completare il podio è Lucy Garner per la quale invece prosegue il periodo difficile.

Germania

Colpo di mano di Mieke Kröger, che anticipa il plotone di 10 secondi e si laurea campionessa nazionale in linea per la prima volta tra le élite. Nella categoria maggiore peraltro è pure il primo successo che non arriva a cronometro. Ad Erfurt Lisa Brennauer completa il trionfo della Canyon regolando in volata il gruppone di 70 atlete che inseguiva la battistrada, mentre al terzo posto ha concluso una ragazza al primo anno, Jenny Hofmann.

Belgio

Kaat Hannes (Lensworld) a 25 anni coglie la sua prima vittoria in una gara del calendario Uci e lo fa in uno dei contesti più importanti: il campionato nazionale. Finale molto emozionante con l’atleta fiamminga che anticipa Lotte Kopecky, che si conferma tra le realtà più in crescita del ciclismo belga, e Jolien D’Hoore, che complice anche una preparazione quasi interamente incentrata sulla pista in ottica Rio, continua un 2016 su livelli ben lontani da quelli del 2015. Da segnalare nelle dieci anche la stella del cross Sanne Cant, in una delle rare uscite su strada.

Canada

Nella capitale Ottawa, esito a sorpresa, con la fuga vincente di Annie Foreman-Mackey, che conosciamo bene come ottima specialista dell’inseguimento (bronzo nella prova individuale ai Mondiali di marzo a Londra e perno del forte quartetto con la foglia d’acero), ma che su strada, specialmente in linea, non aveva risultati di particolare rilievo. La 25enne ha vinto con un margine molto importante, 1 minuto e 18 secondi, sul gruppo, che è arrivato praticamente compatto a giocarsi le altre due posizione sul podio, con Joëlle Numainville che ha vinto lo sprint per l’argento davanti a Leah Kirchmann e a Tara Whitten che poi, al rientro dal grave infortunio (frattura del cranio) riportato in una caduta in Brasile quattro mesi fa, ha vinto nella serata di lunedì la crono individuale.

Polonia

Katarzyna Niewiadoma non si ferma più e completa la doppietta, andando a vincere anche la prova in linea (anche se la maglia con l’Aquila di Polonia per almeno qualche mese resterà coperta da quella blu di campionessa europea) dopo quella a cronometro. Una corsa, quella di Swidnica, completamente dominata dalla portacolori della RaboLiv. L’unica a impensierirla è stata Anna Plichta (BTC) che è arrivata con 44 secondi di ritardo. La campionessa uscente Malgorzata Jasinska ha completato il podio, arrivando con 10 minuti e mezzo di ritardo.

Francia

Impresa storica di Edwige Pitel. La 49enne transaplina, tesserata per la Michela Fanini, vince per la seconda volta il titolo nazionale su strada, nove anni dopo il primo risalente al 2007. È di per sé evidente la straordinarietà del risultato ottenuto da questa atleta che dopo un passato da podista e duatleta di alto livello, è passata al ciclismo nel 2004, già 37enne, e da allora ha collezionato, nonostante l’incedere dell’età anagrafica, risultati sempre importanti, a testimonianza di una grandissima serietà e di doti fisiche non comuni. La ciclista nativa della Bretagna ma attualmente residente a Grenoble ha vinto arrivando in solitaria e anticipando di 17 secondi Marjolaine Bazin, 30enne tra le migliori del circuito nazionale francese, mentre la volata delle inseguitrici per il terzo posto, a 34 secondi, ha visto Audrey Cordon (Wiggle) bruciare in volata Pauline Ferrand Prevot, che in questo 2016 segnato da tanti inconvenienti non è ancora riuscita a trovare un colpo di pedale che si confaccia alla sua classe.

Svezia

Emma Johansson, e non poteva essere altrimenti. Sesto titolo negli ultimi sette anni per la fuoriclasse di Sollefteå che attacca praticamente a metà corsa e arriva con 4 minuti e mezzo di vantaggio sulle avversarie. Nel gruppetto inseguitore, Sara Mustonen vince lo sprint per l’argento, mentre Emilia Fahlin (Alé Cipollini), l’unica capace in questo settennato di interrompere per un anno il dominio di Johansson, conquista il bronzo.

Lussemburgo

Christine Majerus si dimostra più forte anche della sfortuna e nonostante la pesantissima caduta che l’aveva costretta al ritiro dall’Aviva Tour, riesce a partecipare ai campionati nazionali, ottenendo la solita doppietta d’ordinanza, prima la crono e poi la prova in linea, dove supera Chantal Hoffman e la sua storica avversaria Nathalie Lamborelle, tornata nell’occasione alle corse dopo il ritiro a fine 2013.

Spagna

Esito parzialmente a sorpresa, con la vittoria della duatleta, bronzo mondiale appena qualche settimana fa della disciplina che abbina bicicletta e corsa, Maria Victoria Garcia, al termine di una fuga a lunghissima gittata, della quale è stata l’unica superstite a giungere sul traguardo. La condizione della 32enne iberica comunque si era dimostrata ottima anche nella crono, in cui era stata terza. A 41” Anna Sanchis è arrivata seconda, con Sheyla Gutierrez, miglior under 23, terza a 51 secondi.

Russia

A Sebastopoli, in Crimea, successo in solitaria per la veterana Natalya Boyarskaya, che 9 anni dopo il primo successo, conquista il suo secondo titolo russo vincendo per dispersione, con la seconda classificata, la 20enne Viktoriya Grishechko staccata di 3 minuti e Oxana Kozonchuk (Lensworld) terza a 3’24”.

Lituania

Per il secondo anno di fila Daiva Tuslaite conferma il titolo di campionessa nazionale e lo fa con una cavalcata eccezionale. Oltre 7 i minuti inflitti al resto della concorrenza dalla portacolori del team Inpa. In seconda piazza un’altra atleta che gareggia con una squadra italiana, Silvija Latozaite della Vaiano, terza un’atleta che in squadre del nostro paese ha militato per sette stagioni in passato, ossia Edita Janelunaite

Svizzera

In maniera piuttosto curiosa, la gara in linea presenta lo stesso podio di quella a cronometro. Splendido bis dunque per Doris Schweizer che taglia il traguardo in solitaria. 44” dietro la portacolori della Cylance, Nicole Hanselmann è la più veloce nel gruppo di tre inseguitrici, con Jutta Stienen terza.

Bielorussia

La campionessa del mondo della corsa a punti Tetsyana Sharakova dopo la cronometro porta a casa anche il titolo nazionale su strada, il quinto in carriera, con l’ultimo che risaliva però al 2012. Altra dimostrazione di condizione per un’atleta che quest’anno aveva vinto anche in Italia, la prova open di Negresia di Piave. Al secondo posto la portacolori della BePink Kseniya Tuhai, mentre a completare il podio è Polina Pivovarova.

Ucraina

Altro bis, con Evgeniya Vysotska che dopo aver vinto la cronometro fa il bis anche nella prova in linea. La portacolori della Hagens Berman – Concerie Zabri ha vinto in solitaria, precedendo di 20 secondi un’altra atleta tesserata per una formazione italiana, Tetyana Riabchenko. Terza piazza per Hanna Solovey, l’argento a crono dei Mondiali di Ponferrada chiude distanziata di 58 secondi.

Brasile

Campionato nazionale a Joinville deciso da una volata a quattro. La 37enne Clemilda Fernandes, campionessa uscente, vista anche in Italia con la Chirio e tra le maggiori protagoniste del circuito latinoamericano, ha fatto valere il suo maggiore spunto su Ana Polegatch, tra le migliori passiste brasiliane, e sulla semiesordiente Taise Maiara.

Norvegia

Doppietta per Vita Heine (Hitec) che dopo la crono vince anche la prova in linea, conclusa in solitaria con più di un minuto sulla compagna Miriam Bjørnsrud seconda. Chiude il podio la 22enne Katerine Aalerud.

Slovenia

Ormai è diventata una seconda pelle la maglia di campionessa nazionale per Polona Batagelj, che per il settimo anno consecutivo ha conquistato il titolo sloveno in una gara come prevedibile dominata dalla BTC. Alle sue spalle, con 12” di ritardo, Urša Pintar e Špela Kern a 1’40”.

Danimarca

Esito davvero a sorpresa della prova danese, perché nella gara open la volata viene vinta dalla junior (oltretutto primo anno, classe ’99) Emma Norsgaard, che brucia nientemeno che Amalie Dideriksen (comunque prima delle élite) che pure in Gran Bretagna aveva palesato un’ottima forma. Insomma, pare proprio che il ciclismo danese abbia sfornato l’ennesimo giovane talento precoce di questi ultimi anni, anche se poi non tutti hanno saputo confermarsi al livello più alto. Chiude il podio Betina Cramer, che con i suoi 38 anni ha un’età maggiore della somma di quelle delle prime due.

Austria

Primo titolo nazionale da élite per Christina Perchtold, uno dei migliori talenti prodotti dal vivaio austriaco, che nella volata a due decisiva regola la campionessa uscente, nonché vincitrice della crono, Martina Ritter. Per lei, reduce dal terzo posto nell’ultima tappa del Giro del Trentino, è anche il primo successo in carriera in gare Uci. Al terzo posto, staccata di 5 secondi, conclude Sarah Rijkes (Lares)

Romania

Dopo la crono, Ana Covrig fa sua anche la prova in linea. Per la portacolori dell’Inpa successo di grandissima autorità: la seconda classificata, Marike Tache, arriva staccata di quasi 25 minuti, Monica Cojocaru è terza a 33!

Ungheria

In terra magiara la Michela Fanini festeggia un altro titolo nazionale. Monika Kiraly dopo la crono fa sua anche la corsa in linea, vincendo in solitaria la gara di Bonyhád. Per la 32enne di Mosonmagyaróvár è il quarto titolo in carriera, ma l’ultimo risaliva addirittura al 2009. Successo mai in discussione con Benko seconda e Kanti terza staccate di oltre due minuti.

Giappone

Eri Yonamine (Hagens Berman) completa l’opera e dopo quella contro il tempo vince anche la gara in linea. Duello con l’altra big del ciclismo nipponico, Mayuko Hagiwara, risolto con 5 secondi di vantaggio in favore della 25enne ex-tennista. Al terzo posto l’astro nascente Yumi Kajihara, a 55”.

Lettonia

Dopo la crono, per il secondo anno consecutivo, Lija Laizane (Servetto Footon) centra il bis e conquista anche la maglia di campionessa nazionale su strada.

Venezuela

Titolo alla 23enne Zuralmy Rivas, che arriva da sola al traguardo, al secondo successo in carriera dopo quello del 2014 al Clasico Corri por la vida. Staccate di più di un minuto Lilibeth Chacon e Jennifer Cesar.

Estonia

Arriva una fuga di tre atlete, con la primo anno Kelly Kalm (già terza da junior nel campionato open del 2015) che regola nello sprint decisivo Janelle Uibokand e Mae Lang. Staccato di 2’23” il gruppo principale.

Slovacchia

Successo per dispersione della 40enne Janka Stevkova, che chiude la gara con 4’23” di vantaggio su Livia Hanesova e 4’50” su Tereza Medvedova, portacolori della BePink.

Croazia

Quarto titolo nazionale per Mia Radotic (Btc), che rispetta appieno i favori del pronostico e vince senza alcun problema la prova, arrivando con oltre 7 minuti di vantaggio su Ferencic e 33 su Husajina.

Kazakistan

Come da pronostico, dominio Astana, con la campionessa uscente Natalya Saifutdinova che in un arrivo a due precede Natalya Sokovnina. Staccata di 11 secondi, Faina Potapova chiude il podio.

Irlanda

Conferma per la campionessa uscente Lydua Boylan che precede Eve McCrystal e Fiona Meade.

Serbia

Jelena Eric (BTC Ljubljana) si conferma la più forte atleta del panorama serbo e va a vincere in solitaria con un vantaggio superiore agli 8 minuti.

Israele: La 28enne Miriam Bar On conquista il primo titolo in carriera con una fuga che la porta a vincere con 4 minuti di vantaggio sulla campionessa uscente Gafinovitz

Eritrea: Yohana Dawit vince superando in uno sprint a tre Alem Beyene e Bisrat Ghebremeskel

Hong Kong: Zhao Meng (China Chongming) vince una gara decisa da una volata di sei atlete

Grecia: Varvara Fasoi vince in solitaria con 5 minuti di vantaggio sul resto del gruppo

Guatemala: Vittoria di Cinthia Lee Lopez che in uno sprint a due brucia Jazmin Soto

Costarica: Marcela Rubiano vince in volata su Milagro Mena e Maria José Vargas

El Salvador; Successo di Xenia Estrada

Corea del Sud: Lee Ju Min dopo la crono fa sua anche la prova in linea, chiudendo con quasi 7 minuti di vantaggio su tutte le altre.

 

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