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Bronzini la più veloce a Legnano: podio tutto italiano con Bastianelli e Confalonieri

Nella foto: Giorgia Bronzini (dal profilo Twitter Wiggle High5)

È arrivata la seconda vittoria italiana al Giro Rosa e ancora una volta il merito è di Giorgia Bronzini che dopo San Fior taglia il traguardo con le braccia alzate anche a Legnano. La volata nella città della Battaglia si è risolta con un vero trionfo azzurro, quattro infatti le atlete tricolori che hanno monopolizzato le prime posizioni dell’ordine d’arrivo. Dietro la due volte iridata, infatti, si sono piazzate nell’ordine Marta Bastianelli, Maria Giulia Confalonieri, al secondo podio del suo Giro, e la bravissima Michela Pavin, che a ogni volata continua a migliorarsi.

Nel finale estremamente complicato, la sfida tra le due campionesse del mondo Bronzini e Bastianelli è stata molto bella e tiratissima, risolta proprio al colpo di reni per una ruota a vantaggio della piacentina, che in questa maniera ha colto il quarto successo del suo 2016 e il settimo complessivo in carriera al Giro. Si tratta anche della quarta vittoria della Wiggle nella corsa rosa, grazie al quale si riporta in vantaggio per 4-3 nel confronto con la Boels che è stato uno dei temi caratterizzanti il Giro, ma in generale l’intera stagione, con le neerlandesi che dalla loro parte possono vantare le prime due posizioni in classifica. Bastianelli invece regala all’Alé Cipollini la seconda piazza d’onore di questa edizione della corsa rosa, settimo podio in stagione tra calendario Uci e nazionale per lei.

Nonostante l’altimetria pressoché completamente piatta e le fatiche enormi che il gruppo ha dovuto sopportare nelle ultime tappe, la frazione è stata condotta a un ritmo molto elevato ed è stata estremamente interessante e incerta nel suo svolgimento. Una media altissima, vicina ai 45 km/h, ha caratterizzato la prima ora di gara, nella quale nonostante numerosi tentativi nessuna fuga era riuscita a prendere il largo. Uno di questi attacchi però toglieva alle big gli abbuoni del traguardo volante, con Albrecht a precedere Jasinska e Weaver a Parabiago.

Alla fine il facile Gpm di Castiglione Olona è stato il trampolino di lancio per l’azione che ha caratterizzato la giornata. Si sono avvantaggiate infatti nove atlete, con Ana Covrig a scollinare in testa su Amialiusik, Albrecht, Jasinska e Cordon. Assieme a loro in avanscoperta erano andate anche Muccioli, Kitchen, Ceoloni e Markus.

Le nove battistrada arrivano a guadagnare 1’20” sul gruppo, che da parte sua, anche per la presenza di un’atleta come Amialiusik che seppur con un certo distacco è nona in classifica, non lascia il minimo spazio. Le fuggitive collaborano per una trentina di chilometri, poi, quando al cartello dei 20 km all’arrivo il loro vantaggio sul plotone è ridotto a 20”, iniziano gli scatti. Quello migliore è opera di Covrig e Jasinska, che guadagnano una quindicina di secondi sulle altre. Su di loro si riportano prima Ceoloni e poi Markus, mentre le altre compagne d’avventura vengono riassorbite.

Il quartetto ritrova vigore e torna a guadagnare fino a 40” sul plotone, che deve penare non poco per andare a chiudere, riuscendoci solo quando mancano meno di 3 km alla conclusione. Volata dunque sul tortuosissimo finale, nel quale c’è da segnalare la caduta di Kirchmann, ottava della generale e anche tra le atlete più veloci in gara. La volata come già detto è tutta a tinte azzurre, con Brand quinta prima delle straniere, davanti a Fournier. Ottima settima posizione per Ilaria Sanguineti, con Cromwell, Gutierrez e Kitchen a completare la top ten.

Tutte le atlete di classifica sono arrivate con lo stesso tempo della vincitrice, con la generale che dunque rimane esattamente invariata nelle prime posizioni rispetto a ieri, da segnalare solo alcuni ritiri eccellenti avvenuti prima della partenza da Rescaldina, ossia quelli di Pooley, Neben e Cecchini. Guarnier resta quindi in rosa con 34” su Stevens, 1’53” su Van der Breggen e 2’07” su Abbott. Domani nel bellissimo scenario di Verbania andrà in scena il gran finale. La salita di Bée, 5 km all’8%, che terminerà a 13 km dall’arrivo promette selezione e spettacolo, ma forse non a sufficienza per variare in maniera determinante la generale, considerando che sarebbe strano vedere battaglia tra due connazionali e compagne di squadra. Però, come sempre, sarà la strada a dare le ultime risposte.