Omloop van het Hageland, Jolien D’Hoore esalta la Wiggle High5 di una grande Longo Borghini

Da sempre a Tielt-Winge lo sprint è il finale più ricorrente e anche l’edizione 2017 dell’Omloop van het Hageland non ha fatto eccezione. La vittoria in volata è andata a Jolien D’Hoore che dopo il settimo posto all’esordio nella gara di casa dell’Het Nieuwsblad, ha centrato il primo successo della stagione dimostrando, dopo un 2016 quasi del tutto dedicato all’obiettivo olimpico su pista, che quest’anno tra le assolute protagoniste delle classiche ci sarà anche la nativa di Gand. La belga ha superato nel concitato sprint finale una coppia australiana, con Chloe Hosking che in rimonta sul lato destro della strada ha chiuso seconda per l’Alé Cipollini e Sarah Roy (Orica-Scott) a conquistare un bel terzo posto davanti a Lotta Lepistö e a Lotte Kopecky. Al sesto posto ha chiuso Fournier, davanti a Wild, Van Dijk, all’iridata Dideriksen e a Kitchen. La prima delle azzurre è stata la campionessa uscente Marta Bastianelli, 12^, con anche Ilaria Sanguineti nelle 20 grazie al 17° posto. Con la sua potente progressione, Jolien D’Hoore ha chiuso al meglio una prova della quale la Wiggle High5 era stata grande protagonista, dettando tutte le azioni principali. Abbiamo usato il nome collettivo della squadra, ma più correttamente avremmo dovuto utilizzare quello proprio di Elisa Longo Borghini, che dopo la grande prova di sabato, ha concesso il bis con una prestazione di assoluto livello: la piemontese è stata protagonista delle tre delle principali azioni della corsa e nell’ultimo caso è stata ripresa ad appena un chilometro e mezzo dalla conclusione, con D’Hoore che ha potuto così sfruttare il lavoro delle altre squadre per far valere il suo perentorio sprint.

Dopo un avvio regolare, nel quale va segnalato solo un attacco della austriaco-statunitense Amber Pierce (Colavita), la corsa si accende al passaggio sull’unico muro in pavé del percorso, il Kerkstraat. Qui accelerano Elisa Longo Borghini, Sheyla Gutierrez, Amy Pieters, Ellen Van Dijk e la campionessa britannica Hannah Barnes, a cui pochi chilometri dopo si accoderanno anche Amanda Spratt e Janneke Ensing, curiosamente le prime due della generale del Santos Women’s Tour in azione assieme anche sulle strade belghe. Le sette trovano l’accordo, guadagnano fino a 1’10” di vantaggio e restano in avanscoperta per una ventina di chilometri prima di essere riprese, durante il secondo giro del circuito finale.

Per diversi chilometri la corsa non ha offerto ulteriori spunti, con il gruppo compatto e in particolare Tenninglo a segnalarsi in testa al gruppo per la mole di lavoro, finché nel corso del penultimo giro è nata una fuga comprendente Pieters, la stessa D’Hoore, Guarischi, Kirchmann e Jessy Druyts, che però ha avuto vita breve. Molto più importante il tentativo nato all’inizio dell’ultimo giro, nato da un attacco di Elisa Longo Borghini, che viene seguita da Ellen Van Dijk, Coryn Rivera e Chantal Blaak. Le quattro arrivano ad avere circa 30 secondi di vantaggio, poi il gruppo, tirato in particolare dalla Cervélo, ha ricucito fino a rientrare a tiro ai 5 km all’arrivo. Ma sull’ultimo Gpm Longo Borghini ha prodotto l’ultima accelerazione, andandosene in solitaria e resistendo al ritorno del plotone fino agli ultimi 1500 m. Poi è stata volata con l’esito descritto.

(foto da comunicato Wiggle High5)