Boels-Dolmans, la campionessa uscente Chantal Blaak torna alla Ronde van Drenthe

La vincitrice della Ronde van Drenthe 2016 Chantal Blaak guida la forte squadra di sei atlete della Boels-Dolmans per la corsa neerlandese. La campionessa uscente si schiererà assieme alla medaglia d’oro olimpica Anna van der Breggen, che farà il suo ritardato debutto su strada per la Boels-Dolmans sul suolo patrio sabato. La campionessa del mondo Amalie Dideriksen, Karol-Ann Canuel, Amy Pieters e Jip van den Bos completano il team per la seconda prova dell’UCI Women’s WorldTour.

“Come sempre, abbiamo molte opzioni con le atlete al via” dichiara Blaak. “Ognuna di noi può essere quella che punta al risultato”.

La Ronde van Drenthe è la più lunga corsa in linea del calendario femminile. I 152 km del percorso includono sette settori in pavé per un totale di 13,2 km. L’ultima sezione è posta a più di 60 km dall’arrivo di Hoogeveen, Paesi Bassi.

In mezzo ai settori in pavé, le atlete dovranno affrontare tre ascese al breve ma molto pendente VAMberg. La salita artificiale fu costruita su una vecchia discarica (sì, davvero) e presenta pendenze superiori al 21%. La prima salita sarà dopo appena 10 km di gara. Le ultime due arriveranno dopo l’ultimo settore di pavé.

Il meteo spesso può giocare un ruolo in questa corsa, con il vento a far esplodere il gruppo sulle strade esposte e un asfalto umido e sporco che è un’ulteriore sfida nelle zone riparate. La corsa termine con un giro e mezzo di un circuito locale di 8 km.

“Correre nei Paesi Bassi è sempre stressante” dichiara Blaak. “Il gruppo è numeroso. La velocità è alta. La lotta per le posizioni molto importante. Questo rende la corsa dura per tutto il giorno”.

Chantal Blaak vinse lo scorso anno la Ronde van Drenthe facendo parte di una fuga di quattro atlete che attaccò da un gruppo ridotto con 55 km ancora da percorrere. Assieme a Trixi Worrack (Canyon//Sram), Gracie Elvin (Orica-Ais) e l’attuale compagne, all’epoca avversaria, Anna van der Breggen, Blaak fu la seconda a lanciare la volata, prendendo la ruota di Elvin nell’avvicinamento al traguardo.

“Ricordo al meglio gli ultimi 200 m” dice Blaak. “È allora che mi sono resa conto di poter vincere. Questo è sempre il sentimento più bello”.

L’inserimento della Ronde van Drenthe nel Women’s WorldTour lo scorso anno ha aiutato la classica neerlandese ad attirare un gruppo più numeroso e motivato. Sebbene due delle prime tre delle Strade Bianche, iinclusa la vincitrice 2013 Lizzie Deignan, abbiano optato per saltare l’11^ edizione della corsa, le squadre porteranno formazioni forti con grandi ambizioni. Queste renderà la gara imprevedibile ed emozionante.

“Non so cosa aspettarmi esattamente e questo è il punto centrale della Ronde van Drenthe” dichiara Blaak. “È impossibile saperlo. Ci sono tante squadre forti e ognuna ha differenti opzioni per rendere la corsa dura”.

“In questo tipo di corse, tutto può succedere” aggiunge Blaak. “Lo scorso anno è stata decisiva la prima fuga dopo il pavé, ma la gara può decidersi sul VAMberg o esplodere per i ventagli o ancora terminare con uno sprint di gruppo. Non si sa mai, quindi bisogna sempre prestare attenzione”.

Il week-end neerlandese si concluderà domenica con la Drentse Acht van Westerveld (UCI 1.2). La gara di 143 km si svolge in gran parte sulle stesse strade della corsa di sabato. La Boels-Dolmans schiererà al via lo stesso team della Ronde van Drenthe.

“C’è più pavé, più volte il VAMberg” dichiara Blaak. “Dipenderà da come gareggeremo, ma se ci sarà vento e verrà fatta la corsa dura, sarà una giornata difficile”.

Boels-Dolmans per la Ronde van Drenthe
Chantal Blaak
Karol-Ann Canuel
Amalie Dideriksen
Amy Pieters
Jip van den Bos
Anna van der Breggen

(traduzione da comunicato)
(foto da comunicato)