Halbwachs campionessa d’Africa della crono

11 anni dopo la prima medaglia d’oro, arrivata all’età di 19 anni nei Campionati Africani disputati in casa, Aurélie Halbwachs ha centrato il bis, imponendosi nella prova contro il tempo della rassegna continentale di Luxor.

L’atleta di Mauritius si conferma così una delle principali interpreti della crono nel continente africano. Vista per un paio di stagioni anche in Europa, più precisamente in Francia, attiva anche nella mountain bike, vanta un palmarés di tutto rispetto nella storia dei campionati africani, avendo centrato oltre ai due ori anche altre 8 medaglie, 5 contro il tempo e 3 nella prova in linea.

Halbwachs ha completato i 29 km di gara in 42’40”, precedendo di 19” l’eritrea Mossana Debesai, 23enne campionessa nazionale, reduce dall’oro nella cronosquadre, che nel 2015 a crono aveva vinto la gara dei Giochi Panafricani in Congo e che qualche mese fa aveva concluso in 33^ posizione i mondiali di Doha.

A completare il podio, staccata di 27”, è stata la 41enne sudafricana Juanita Venter, reduce da un fine settimana da protagonista a Wellington nei campionati nazionali, con il secondo posto dietro a Moolman nella crono e il quarto posto nella prova in linea.

Quarta posizione, 7” lontana dal bronzo per l’atleta di casa Ebtissam Mohamed, 20enne che avevamo visto gareggiare anche agli ultimi Mondiali in Qatar e che ha disputato oggi probabilmente la miglior gara della fin qui giovanissima carriera.

Mauritius, pur essendo un piccolo stato insulare, è comunque una scuola ciclistica piuttosto importante, almeno a livello africano. Oltre a Halbwachs, infatti, possiamo ricordare anche Kim Le Court, che lo scorso anno disputò il Giro d’Italia in maglia Bizkaia.

Dopo quella femminile è stata disputata la prova maschile, che ha visto festeggiare l’Eritrea con Meron Hagos Teshome. Il 24enne tesserato per la continental tedesca Bike Aid ha superato di 26” il sudafricano Stefan De Bod, esponente della squadra di sviluppo della Dimension Data. Bronzo ancora per l’Eritrea con MIkel Awet Habtom.

(foto Vienne Futuroscope 2012)