Team VéloCONCEPT, Shani Bloch-Davidov torna in sella e correrà nel 2017

“Nel primo giorno del training camp sono scesa al piano di sotto e ho visto tutte le atlete e gli atleti che si preparano. Non so perché ma l’adrenalina ha cominciato a salire. A salire veramente e mi sono chiesta ‘Perché vuoi fare ciò così tanto?'” dichiara Shani Bloch-Davidov.

Cinque mesi prima nell’agosto 2016 aveva appena tagliato il traguardo della prova olimpica in 48sima posizione. Il duro lavoro di tre anni era compiuto, ma la corsa avrebbe potuto essere la sua ultima come ciclista. Non sentiva più che la vita da atleta fosse quella giusta per lei.

“Dopo le Olimpiadi semplicemente sentivo il bisogno di fermarmi. Non mi stava portando niente di buono. Ero stanca, ero arrabbiata, ero frustrata e il mio corpo non si trovava bene sulla bici. Decisi che non avrei corso mai più, ma volevo fare qualcosa nel ciclismo” racconta Shani Bloch-Davidov.

Un mese dopo il team manager Bo Handberg Madsen contattò Shani per offrirle un posto nel team come ciclista. Lei rifiutòò. Il suo tempo in bici era finito, ma invece le fu offerto di entrare a far parte della squadra come d.s. Lei accetto felicemente.

Facciamo un salto al ritiro di gennaio 2017. Il Team Véloconcept femminile si è ritrovato per la prima volta assieme con la squadra continental maschile. Per Shani è stato il primo incontro con corridori e staff. Si era preparata per essere un direttore sportivo, ma quando i ciclisti hanno iniziato a salire sulle loro bici, ha avvertito qualcosa che non provava da molto tempo.

“Ho visto la bici di scorta di Camilla e ho chiesto ai meccanici se potevo usarla e loro mi hanno detto di sì. “Bene” ho pensato. “Vediamo dove tutto questo va a finire”. Dopo quel primo giorno, non volevo scendere di nuovo dalla bici. Ho veramente sentito questo nel primo giorno in cui ho corso con la squadra. Ho sentito che avrei potuto fare di più. Avrei dovuto fare di più” dice Shani.

“Sono completamente circondata da questa atmosfera. Le ragazze sono state così calorose, mi hanno sorriso e hanno parlato con me e tutta la mia ansia se n’è andata. Sono felice qui, queste atlete sono come me. Ora so dove voglio essere, ed è sulla bici” dichiara.

Il piano è comunque ancora che Shani a un certo punto salirà sull’auto della squadra come direttore sportivo. Ma per adesso, dividerà tutta la sua esperienza con le compagne e ne farà di nuova”.

“Nei prossimi anni quello che avrò imparato dall’essere in bici con le ragazze aiuterà il team. Perché questo è il modo migliore di imparare, quando sono dentro la situazione, quando soffro, faccio errori o cose giuste. Sono sicura che imparerò moltissimo e alla fine sarà una miglior allenatrice e assistente direttore sportivo in futuro” dice Shani.

Il suo principale obiettivo nel 2017 è di portare al successo le sue compagne, mentre lei cercherà di fare del suo meglio.

“Sono una che lavora molto duro, ed è quello che farò. Lavorerò tanto quanto posso per queste ragazze. Il mio obiettivo non è scrivere nel mio curriculum che ho finito questa e quella corsa, è di dare un altro motore all’intero team. Posso essere un aiutante molto buona per Camilla, per Doris e per le giovani atlete durante le corse” dichiara.

Dopo il training camp Shani ha ricevuto di nuovo l’offerta da parte del team manager Bo Handberg Madsen di essere un corridore. E questa volta non ha rifiutato.

“Sono veramente felice che Bo mi abbia dato di nuovo l’opportunità. Sono dove dovrei essere. È come un istinto viscerale. So come guidare la mia bici, è la mia passione, e anche se fra un mese compirò 38 anni e sto provando a pensare come una persona della mia età, semplicemente non ci riesco quando sono circondata da questa atmosfera. Il nostro team è un progetto grande e totalmente nuovo e amo partecipare a nuovi progetti”. dice Shani.

Quando la passione viscerale di Shani è tornata, non c’è stato molto bisogno di considerare i cambiamenti per il team manager Bo Handberg Madsen, che si aspetta che lei possa essere una parte vitale del team.

“Sono molto impaziente di lavorare con Shani. Ha una straordinaria attitudine positiva e condivide felicemente la sua esperienza con le compagne. La buona atmosfera nel training camp assieme al grande impegno, ai suggerimenti e alla partecipazione molto attiva di Bjarne Riis ha motivato molto tutta la squadra, incluso me. E questo è esattamente quello che il Riis Seier Project può portare nel ciclismo femminile” dichiara.

(traduzione da comunicato)
(foto da comunicato)