Brodie Chapman sorprende tutti nella prima tappa dell’Herald Sun Tour

La prima tappa della prima edizione della storia dell’Herald Sun Tour va in archivio regalando una di quelle favole che solamente il ciclismo femminile e poche altre discipline sanno regalare nello sport contemporaneo d’alto livello. La vittoria infatti è andata a Brodie Chapman, 26enne originaria dei sobborghi di Brisbane, atleta dilettante nel vero senso della parola, visto che di lavoro fa l’editor di contenuti digitali e ha dovuto addirittura prendere dei giorni di ferie per poter disputare questa gara infrasettimanale, corsa con la maglia della nazionale con cui si era guadagnata la convocazione grazie ai bei risultati nei campionati nazionali (6^) e alla Cadel Evans Great Ocean Race (15^).

Ma non finisce qui. La ciclista australiana, attiva anche nel ciclocross e nella mountain bike, addirittura nel downhill, infatti è rientrata alle gare solo da un paio di mesi dopo essere stata ferma quasi un anno per la rottura di un crociato, a cui era seguita la lussazione di una spalla dopo essere stata investita durante gli allenamenti. Problemi fisici che però ormai sono stati brillantemente superati, come dimostra la gara odierna.

Infatti Chapman non solo ha vinto, ma ha regalato una prestazione di grandissimo livello. La tappa, di 123,5 km con partenza e arrivo a Healesville, prevedeva due Gpm, il secondo dei quali particolarmente impegnativo con scollinamento ai -20. La 29enne in gara con la nazionale ha attaccato già sulla prima salita, a 70 km dalla conclusione, superando la fuggitiva del mattino Jade Colligan (Sydney University) e passando per prima in vetta.

Il gruppo ha però avuto gioco facile a riprenderla nel lungo tratto pianeggiante che separava le due asperità di giornata. Arrivate sulle dure rampe della Myers Creek Road (circa 6 km con pendenze attorno all’8%), però Chapman è partita nuovamente e questa volta ha fatto il vuoto rispetto alle avversarie. Guadagnato quasi un minuto, in vista del Gpm dal plotone inseguitore è partita Annemiek Van Vleuten.

La campionessa del mondo contro il tempo ha messo tutta sé stessa nell’inseguimento (infatti si stenderà a terra esausta 50 metri dopo aver tagliato il traguardo), arrivando a vista di Chapman nei 20 km di discesa e pianura conclusivi, ma senza riuscire a recuperare gli ultimi 8 secondi che hanno separato le due atlete sul traguardo.

Per la terza posizione, un gruppo di 35 atlete è arrivato con oltre un minuto di ritardo a giocarsi lo sprint, vinto da Chloe Hosking che ha confermato così la sua eccellente posizione e i notevoli miglioramenti sui percorsi misti (l’atleta dell’Alé Cipollini si era anche imposta ai traguardi volanti di giornata, vestendo così la maglia verde). Alle sue spalle hanno concluso Katrin Garfoot e Giorgia Bronzini, all’ennesimo piazzamento della trasferta australiana. Koster, Cromwell, Buurman, Jackson e Malseed hanno completato la top-10. Altre tre azzurre hanno concluso la prova nel gruppo di testa: Rossella Ratto (12^), Soraya Paladin (25^) ed Erica Magnaldi (37^).

Nella generale, considerando anche gli abbuoni, ora Chapman ha 12” di margine su Van Vleuten prima della seconda e ultima tappa che domani chiuderà la gara: una cronometro di appena 1,6 km a Melbourne. Considerando l’esigua lunghezza della prova, la lotta per la vittoria finale è ristretta a queste due atlete. E chissà se proseguirà la favola di Chapman oppure se l’iridata a cronometro farà valere la sua legge.

(foto da sito ufficilae Herald Sun Tour)