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Marco Bernardinetti si impone a Lippiano

Nella foto: la volata di Marco Bernardinetti su Maxim Rusnac (©D-Sport – Matteo Romanelli)

Il Trofeo Tosco Umbro si conferma una delle prove più selettive ed esigenti del calendario. Anche quest’anno, complice il caldo e il classico percorso molto duro caratterizzato dai tre passaggi a Santa Lucia, a giocarsi la vittoria a Lippiano è stato un drappello ristretto di cinque atleti, tra i migliori della stagione secondo tutte le varie classifiche di rendimento. Il successo, il quinto personale del suo 2016, è andato a Marco Bernardinetti, che ha così confermato il suo stato di forma dopo il primo posto nella notturna di Levane nonché il feeling con questa zona geografica: ad aprile, nella vicina Città di Castello si era imposto nel Trofeo Alta Valle del Tevere. Secondo a mezza bici di distacco in un serrato sprint finale si è piazzato il portacolori della Gragnano Maxim Rusnac, al miglior piazzamento dell’anno in Italia, dopo 3 terzi posti (mentre ha raccolto un primo e un secondo in patria durante i campionati nazionali). A completare il podio è Raffaello Bonusi (General Store), al rientro dopo il brutto incidente di settimana scorsa provocato dall’invasione della carreggiata da parte di un bovino e capace di confermare il suo feeling con la gara di Lippiano (dove aveva raccolto già un quinto e un quarto posto nelle due precedenti partecipazioni nel 2015 e 2013). Gli altri due protagonisti dell’azione decisiva sono stati il bielorusso Riabushenko (Palazzago), tra i principali animatori della giornata, confermando le doti che hanno portato la Trek a mettere un occhio su di lui, e Merolese (Porto S. Elpidio), reduce domenica scorsa dal podio di Montegranaro.

L’avvio di gara, fin dal km 0 a Monterchi, è stato molto combattuto. Tra le formazioni più attive, il Veloclub Senigallia, che attacca subito nel primo km con Candi. Ci prova anche la Sestese, con Zhakarov e Scafidi, che passano dietro a Burbi sul primo Gpm ad Anghiari. A Sansepolcro nasce l’azione che caratterizzerà il tratto in linea della gara, con Pascali (Life Team), Lorenzini (Malmantile), Beghetto (Senigallia) e Castegnaro che si avvantaggiano. Dopo San Giustino rientreranno anche il macedone Vasileski (Senigallia) e Acco (Life Team). Da ultimo, a completare l’eptetto di testa, arriverà anche Grassi (Palazzago), che partito in prossimità di Cerbara completerà un bell’inseguimento solitario all’uscita da Città di Castello. La fuga mantiene un vantaggio abbastanza costante di circa 1’20” sul gruppo e monopolizza i tre traguardi volanti: Beghetto si impone a Lerchi e a Selci, nello sprint istituito per celebrare i 40 anni della locale Ciclosport, mentre Castegnaro passa primo a Pistrino, dove si commemora Olinto Falaschi.

La salita verso il Gpm di Citerna seleziona il drappello al comando: Acco accelera e su di lui si riportano prima Grassi e poi, subito dopo lo scollinamento, Vasileski. L’avventura dei tre dura ancora una decina di chilometri, il tempo di entrare nel circuito finale e affrontare la prima ascesa verso Santa Lucia (maglia verde a Grassi). In fondo alla discesa, quando mancano 60 km alla conclusione, la prima parte di un gruppo già ridotto a 40 unità, rientra sui primi. Il secondo passaggio è interlocutorio, con attacchi di Covilli, Marlengo e Lancia che vengono in breve tempo riassorbiti, ma nel tratto in falsopiano che segue il primo chilometro di discesa ripida, a 40 km al traguardo, nasce l’azione che alla fine deciderà la gara.

Si avvantaggiano infatti Bucci (Acqua&Sapone), Riabushenko (Palazzago), Bonusi (General Store), Bernardinetti (Malmantile) e Merolese (Porto S. Elpidio), raggiunti poco dopo da Logica (General Store), Longhitano (Maltinti) e dal campione toscano Bernardini (Malmantile). Gli otto non prendono il largo, mantengono anzi un vantaggio che rimane sempre attorno ai 15-20 secondi, però sufficiente per affrontare la salita di Santa Lucia per l’ultima volta davanti.

Sulle rampe del Gpm Riabushenko forza e infatti scollinerà al comando, anche se con solo qualche metro di vantaggio su Bernardinetti e Merolese. A qualche secondo passa Bonusi, seguito da un Rusnac uscito con grande forza dal gruppo. I cinque si ricompatteranno in discesa, mentre gli altri reduci dell’azione degli otto vengono riassorbiti lungo la salita da un plotone completamente sfilacciato.

A giocarsi la gara sono però i primi cinque, che si presentano ancora assieme all’ultimo chilometro, salendo verso Lippiano. Nessuno anticipa la volata e così è lo sprint a decidere la gara, con Bernardinetti che fa valere il suo spunto su Rusnac, e Bonusi a precedere Riabushenko e Merolese. In sesta piazza arriva Jacopo Billi (General Store), avvantaggiatosi sugli altri nel finale, mentre Brogi conquista la settima piazza precedendo Carlini, Bernardini e Covilli. Nella classifica del Cappello d’Oro Bernardinetti, che già era in testa alla partenza, rafforza ovviamente il suo primato, con Riabushenko che rimane il primo inseguitore nella challenge.

Anche la 31^ edizione del Trofeo Tosco Umbro è dunque andata in archivio regalando agli appassionati della Valtiberina, presenti in numero piuttosto consistente nei punti focali del percorso, un bel pomeriggio di sport. Merito di un’organizzazione, quella della Gs Audax presieduta da Sauro Merli con la famiglia Bellucci e Luigi Perugini, che ormai vista l’esperienza pluri-decennale, da questo punto di vista è una garanzia, nonostante le difficoltà sempre maggiori nel portare avanti questo tipo di eventi, legate non solo alla congiuntura economica, ma anche allo stato sempre più fatiscente in cui versa il manto di molte delle strade.